ESCLUSIVA – Tateo: “Catania piazza che fa innamorare. Possibili ritorni di Rosaia e Sarao? Vi spiego…”

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Ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com il noto procuratore sportivo Giovanni Tateo e comproprietario dell’agenzia Gio’Sport ha rivissuto il legame professionale che si è sviluppato con la piazza di Catania, parlando dell’avventura di alcuni dei suoi assistiti ai piedi dell’Etna. Riflettori puntati poi su due elementi della propria scuderia che hanno fatto molto bene con la maglia rossazzurra e che, in caso di un progetto realmente serio ed importante, sarebbero disposti a scendere di categoria pur di rivestire la maglia rossazzurra.

Quando è nato il suo rapporto professionale con il Calcio Catania?
Il mio rapporto con la piazza etnea è iniziato tantissimi anni fa quando ero ancora agli albori della mia avventura come procuratore. La mia prima operazione con il Catania mi consentì di portare Falconieri in rossazzurro dal Brindisi facendogli firmare un contratto triennale. Dopodiché nel 2009 portai anche Ricchiuti ed Augustyn, che passarono dalla retrocessione del Rimini in Serie C alla Serie A.

Tra i tesserati della sua scuderia chi l’ha impressionata maggiormente in rossazzurro? C’è qualcuno che magari non ha reso come preventivato e non è riuscito a portare al Catania?
Non portare un calciatore in una piazza come quella etnea è quasi impossibile. Catania è una realtà che non si può rifiutare e quando ho proposto a qualcuno della mia scuderia di indossare la maglia rossazzurra ho sempre colto da parte loro una grandissima emozione ed un enorme entusiasmo nell’andare in Sicilia. Quando poi i ragazzi vivono la città in prima persona tutti quanti rimangono estasiati, affascinati e si innamorano follemente di questa città. Se dovessi citare un calciatore che più di tutti mi ha reso orgoglioso della sua esperienza siciliana non posso che nominare Ricchiuti perché lui diventò un giocatore molto importante di quel Catania tutto argentino che fece così bene in massima serie. Dell’esperienza siciliana di Adrian non posso che custodire uno splendido ricordo come quando risultò assolutamente decisivo a ‘San Siro’ contro il Milan permettendo alla squadra di portare a casa un fantastico pareggio (2-2) realizzando un gol ed un assist. Poi portai anche Košicky, che comunque riuscì a ritagliarsi il proprio spazio, mentre invece, parlando di tempi più recenti, l’anno scorso condussi alle pendici dell’Etna Di Piazza, Sarao, Albertini e Rosaia che credo abbiano fatto molto bene con la casacca dell’Elefante. Pure lo stesso Curcio qualche mese prima è riuscito a lasciare il segno in rossazzurro entrando nel cuore della gente. Con tutta sincerità sia sul piano personale, essendo io un uomo del Sud, che su quello professionale, quindi per la carriera dei miei calciatori, sono molto dispiaciuto per come si sia conclusa l’avventura calcistica catanese. Albertini stesso, pur avendo già trovato sistemazione al Cesena, è al contempo molto grato e rammaricato per la propria esperienza in rossazzurro perché, specialmente nel corso dell’ultimo campionato, era riuscito ad esaltarsi sia tecnicamente che fisicamente disputando una grandissima stagione. Peccato per come sia andata a finire.

A proposito dei suoi tesserati, Giacomo Rosaia ha ribadito più volte che, in caso di un progetto realmente serio ed ambizioso, sarebbe disposto a scendere di categoria pur di continuare a vestire la maglia del Catania. Sarebbe quindi effettivamente possibile un suo ritorno alle pendici dell’Etna?
Rosaia è disponibilissimo a rivestire la maglia rossazzurra ed andrebbe in Serie D soltanto per il Catania. Oltre a lui però posso dire che anche un giocatore del calibro di Sarao sarebbe disposto a scendere di categoria pur di ritornare a Catania e riportare il club tra i professionisti. Ne abbiamo parlato insieme proprio la settimana scorsa e mi ha riferito che, con un progetto realmente serio e solido, verrebbe a Catania di corsa. Lui è andato via a causa delle problematiche societarie perché in estate c’erano sensazioni poco positive, con una situazione mai realmente chiara e limpida. Si parlava sempre di voler sistemare le cose ma i fatti hanno dimostrato tutt’altro. Purtroppo bisogna sempre considerare che si tratta di giocatori di Serie C che non prendono milioni e tutti hanno delle esigenze personali che vanno dal dover mantenere una famiglia al pagare l’affitto o il mutuo della casa per cui l’assenza di uno stipendio regolare diventa davvero un grosso problema. Avendo avuto questa sensazione a malincuore Sarao ha preferito andar via, altrimenti sarebbe rimasto a vita qui a Catania.

Il suo rapporto professionale continuerà anche con il nuovo Catania e, escludendo Sarao e Rosaia, ci sarebbe già qualche suo tesserato disposto ad accettare un trasferimento anche in Serie D?
Come premessa vorrei innanzitutto affermare che la nostra scuderia vanta i migliori giocatori della Serie C ed anche quest’anno, per la quarta volta consecutiva, abbiamo vinto il premio come miglior agenzia di procuratori della Lega Pro. Detto questo consiglierei a tutti i miei assistiti di scendere di categoria pur di sposare il progetto Catania. Chiaramente non potrei portare giocatori di B o atleti che militano in squadre di vertice della Serie C e che l’anno prossimo lotteranno per vincere il campionato, però da parte mia c’è e ci sarà sempre la massima disponibilità nel trattare con il nuovo Catania perché a livello professionale questa piazza mi ha regalato tantissime soddisfazioni e per questa ragione sarò sempre grato a questa città ed ai suoi splendidi tifosi.

Si ringrazia Giovanni Tateo per la cortesia, la disponibilità ed il tempo concesso per l’intervista.

 

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