Alla fine la partita l’ha vinta il gruppo Pelligra. Tra le cinque manifestazioni d’interesse presentate al Comune, il vice sindaco Roberto Bonaccorsi ha scelto la società facente capo al siculo-australiano Ross Pelligra. Il dottor Luca Giovannone, patron dell’Agenzia per il Lavoro Osmosi SpA, nei giorni scorsi ha accettato con signorilità il verdetto facendo i migliori auguri al proprietario del ‘nuovo’ Catania, speranzoso che sia l’inizio di una fantastica era. E ci tiene a ribadire ai nostri microfoni il forte legame con la città, al punto da ritenersi un tifoso rossazzurro aggiunto. Nelle prossime settimane l’imprenditore laziale ha preannunciato che farà ritorno a Catania. Sarà un’occasione per visitare e vivere ulteriormente la città, ma anche per illustrare alcuni progetti che ha in mente di sviluppare.
Dottor Giovannone, com’è nata la scintilla per Catania?
“Ho vissuto un mese intensissimo e si è creato questo forte legame con la città. Le dico di più. Ho già ricevuto più di cento proposte da tutta Italia, dalla Serie A alla squadra della mia città natale in Eccellenza, ma in maniera molto chiara ho rifiutato perchè voglio dedicarmi a fare il tifo per il Catania e molto probabilmente andrò a vivere ai piedi dell’Etna con mia moglie. Sembra che io conosca la città da 100 anni. E’ difficile spiegarlo, ma il Catania è qualcosa che sento veramente mio, pur non essendo il proprietario della squadra. Voglio godermi ogni partita del Catania, sia in presenza che a distanza, vivendo da tifoso tutte le emozioni”.
Lei continua a definirsi tifoso del Catania, cosa la spinge a manifestare tanto interesse per i colori rossazzurri?
“E’ nato tutto in maniera spontanea. Ho avuto subito un impatto positivo. Si sa, siamo mappati dal web. A Torino escono le notizie di Torino su Google, a Catania quelle di Catania. Quando sei in vacanza cerchi anche un buon ristorante o un bel posto da vedere. Quando sono venuto a conoscenza del bando, io pensavo che il Catania fosse in B perchè seguivo solo la Serie A. E allora mi è scoccata la scintilla di provare a prendere una squadra di calcio importante partendo dal basso e portando avanti le mie idee, che poi sono state abbastanza chiare e rese note al pubblico. Dopo avere gestito una grande società come il Torino, ho imparato tanto dal mondo del calcio. Io adesso perchè non posso essere tifoso del Catania? Nessuno mi toglie questo diritto e lo dimostrerò. Io e mia moglie lavoriamo tanto per i nostri progetti, risiediamo a Torino da 17 anni ma ci piace anche divertirci e valutiamo concretamente la possibilità di un trasferimento a Catania. C’è il mare, un clima che non dispiace affatto e molto più calore rispetto a Torino, che sarà anche una bella città ma freddina rispetto alla calda Catania”.
Considerebbe un eventuale ingresso nella società di Pelligra, se ci fossero le condizioni per farlo?
“Io sono rispettoso dei ruoli e mai invadente nella vita. Dipende dalla nuova proprietà, se non subito anche dopo. Prenderei in considerazione anche eventuali sponsorizzazioni. Non mi sono aggiudicato il bando ma, la mia, non è stata una semplice toccata e fuga. Se gli altri vorranno interagire con me, io ci sono per Catania. Dopo il 18 luglio ci incontreremo con l’Associazione Catania Rossazzurra e l’avv. Ingrassia, resterò a Catania fino al 7 agosto. C’è una reciproca volontà di conoscerci di persona e di studiare una eventuale collaborazione. Mi piacerebbe sostenere l’Associazione per iniziative a supporto del Catania Calcio. Inoltre è mia intenzione realizzare gratuitamente il progetto di rilevanza sociale, da noi offerto al Comune nella manifestazione d’interesse, denominato ‘Women in Sicily’, finalizzato alla formazione delle donne nell’ottica di un ingresso nel mondo del lavoro. Il Comune ha invitato me e mia moglie per una nuova visita in città, aderisco volentieri all’invito dell’assessore allo sport”.
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