Sono trascorsi 34 anni da quel Catania 2-0 Nocerina (12 giugno 1988) che permise ai rossazzurri di conquistare la salvezza in Serie C1 in quel di Cosenza. Riproponiamo l’intervista che lo stesso Borghi ha rilasciato due anni fa ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com:
“La squadra era attrezzata, però purtroppo non sempre le cose vanno per il verso giusto. I vari cambi di allenatore erano sintomatici dei problemi riscontrati. Forse ci sentivamo troppo forti, non scendevamo in campo con la giusta concentrazione. Poi entri in un tunnel dal quale diventa difficile uscirne. Sono quelle annate che nascono in un certo modo e diventano difficili da raddrizzare. Poteva andare anche peggio. Il match di Cosenza fu l’unica grossa soddisfazione di quel campionato“.
“Ci ritrovammo a disputare questo spareggio per non retrocedere. Ricordo che andammo in ritiro qualche giorno prima, c’era una certa tensione essendo partita secca che valeva una stagione. Poi la gara si mise subito bene, vincemmo 2-0 senza rischiare molto. Giancarlo Marini sbloccò il risultato, io la chiusi sul 2-0. Giocammo bene, dimostrando sul campo la nostra forza. Eravamo molto più forti della Nocerina con 8mila nostri tifosi al seguito. Fummo anche contestati in quella stagione, ma nel momento del bisogno il tifoso catanese mostrò tutta la propria vicinanza. C’era la voglia di riscattare un’annata deludente. In queste situazioni conta molto l’aspetto fisico. Noi arrivammo fisicamente pronti, ma anche sul piano mentale. C’erano tutte le condizioni per fare bene e così è stato”.
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