CATANIA CALCIO: trascorsi due mesi dalla scomparsa. Amarezza per il recente passato e attesa per il futuro

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Sembra ancora tutto troppo strano e surreale da credere eppure sono già trascorsi due mesi da quel fatidico 9 Aprile 2022, data nella quale si è posta definitivamente la parola fine nei confronti di una storia calcistica lunga tre quarti di secolo. La cessazione dell’esercizio provvisorio decretata dalla sezione fallimentare del tribunale etneo ha fatto terminare anzitempo un’avventura lunga 75 anni e costellata da una continua altalena di emozioni tutte rigorosamente a tinte rossazzurre.

Nel corso della sua vita il Calcio Catania ha regalato ai propri supporter sia gioie che dolori, vittorie inaspettate contrapposte a deludenti sconfitte, senza dimenticare poi le innumerevoli vicissitudini extracalcistiche che, soprattutto negli ultimi tempi, hanno portato negativamente alla ribalta il sodalizio etneo. Nel bene o nel male il Catania ha rappresentato in maniera diretta la città, rialzandosi ad ogni caduta ancora più forte e bello di prima. Forse proprio questo ha generato un legame così profondo tra la squadra di calcio ed il popolo catanese, il quale non ha mai fatto mancare il proprio sostegno neanche nei momenti più tristi e bui della propria storia. In qualsiasi contesto o situazione, dalle trasferte sui campi polverosi dell’Eccellenza fino alle partite di cartello contro le big italiane, il sodalizio etneo non è stato abbandonato da una tifoseria calorosa, passionale e morbosamente attaccata a quelle strisce verticali rosse ed azzurre.

Forse il fallimento si sarebbe dovuto materializzare già qualche mese addietro. Parlare a posteriori però non avrebbe senso visto che, nel Luglio del 2020, in molti avevano accolto con entusiasmo e fiducia il tentativo della SIGI di salvare storia e tradizione sportiva cittadina, accantonando per un attimo le possibili incognite ed insidie legate ad un monte debitorio assolutamente proibitivo per un club di terza serie. In mancanza di reali fondamenta e di un progetto di rilancio realmente solido, l’ultima gestione societaria del Calcio Catania ha semplicemente prorogato l’agonia senza riuscire fattivamente a scongiurare una fine diventata palesemente ineluttabile. La scomparsa della matricola 11700, verificatasi lo scorso 22 Dicembre, rimarrà una macchia indelebile nella storia calcistica cittadina, così come niente e nessuno potrà cancellare l’umiliazione legata all’estromissione dal campionato di Serie C ad appena quattro giornate dal termine e con la squadra (unica vera gioia di questa stagione) proiettata in piena zona playoff.

Tuttavia, nonostante le sofferenze e le delusioni degli ultimi periodi, lo zoccolo duro della tifoseria è rimasto saldamente al proprio posto e rappresenta in questo momento l’unico vero patrimonio da salvare e custodire per rilanciare il calcio alle pendici dell’Etna. Il popolo rossazzurro è pronto a ripartire e scrivere un rinnovato e, si spera, meraviglioso percorso sportivo. L’augurio e la speranza di tutti è che anche il mondo dell’imprenditoria abbia voglia di mettersi in gioco. Il conto alla rovescia è ormai partito, presto sapremo se il Catania avrà finalmente una proprietà seria, forte, capace e, soprattutto, vogliosa di riportare questa realtà nel calcio che conta.

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