AVV. GRASSANI: “Serie D non automatica. Manifestazioni d’interesse? Catania, nessun allarmismo…”

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Mattia Grassani

L’amministrazione comunale di Catania, in particolare l’assessore allo sport Sergio Parisi, continua a sottolineare che ci sia parecchio fermento ma, ad oggi, nessun soggetto ha ancora presentato la manifestazione d’interesse per rilanciare il calcio nella città dell’Elefante. L’avvocato Mattia Grassani, tra i più esperti di diritto sportivo in Italia, si è espresso nel corso della trasmissione televisiva ‘Corner’ (Telecolor) sull’argomento, soffermandosi anche sulla possibilità di una ripartenza dal campionato di Serie D:

“E’ un bando non molto differente da quello che il sindaco di Bari firmò in occasione della mancata iscrizione e, poi, del fallimento del Bari Calcio al campionato di Serie B 2017/18. E’ un bando ambizioso perchè prende in considerazione il campionato di Serie D, quando l’art. 52 delle NOIF alternativamente attribuisce alla Federazione il diritto di scelta della categoria a cui assegnare la società non ammessa al campionato di competenza. Sostanzialmente è un bando lineare. E’ fondamentale che ci sia concorrenza, che ci siano soggetti interessati a partecipare sapendo che comunque non è automatica la Serie D, a meno che non ci sia qualche passaggio che mi sfugge o qualche accordo non ancora ufficializzato in questo senso. Queste dinamiche verranno discusse al termine della stagione sportiva, quindi a ridosso del 30 giugno. E soprattutto ripartire dalla D non è un diritto per una società che in Serie C viene esclusa. In passato ci sono state anche esperienze di realtà comunque meno strutturate e articolate di Catania, città con meno abitanti ripartite dall’Eccellenza. Questo non lo auguriamo ovviamente alla piazza di Catania però c’è un dato normativo-regolamentare che va portato all’attenzione di tutti”.

“Ritengo nello stesso tempo che con un bando di questo genere possa generare un vero e proprio concorso di partner o di possibili interessati in modo tale che l’amministrazione comunale poi abbia anche una possibilità di scelta. Un bando fatto così può attirare realtà non necessariamente legate al territorio di Catania ma anche nazionale – difficilmente internazionale perchè parliamo di calcio non professionistico – stimolando una concorrenza che non sia limitata al territorio locale”.

“Come mai nessuno, ad oggi, ha presentato alcuna manifestazione d’interesse? Credo che questo atteggiamento faccia parte del gioco delle parti. A Bari nel 2018 fino a due giorni prima della scadenza dei termini non vi era una realtà che aveva palesato il proprio interesse. Alla fine furono 11 i gruppi che presentarono al sindaco le manifestazioni. Non molto dissimile, seppur su numeri più contenuti, è stata l’esperienza del Palermo Calcio. Ritengo che non ci sia in alcun modo da allarmarsi e che faccia parte di una partita a scacchi. Io rappresentavo il gruppo De Lurentiis che poi fu l’aggiudicatario, noi prima di presentare la manifestazione d’interesse volevamo avere chiaro il quadro dei competitor. Se si fossero presentati gli sceicchi arabi probabilmente si sarebbe deciso di non depositare la manifestazione. Tutto si deciderà nelle ore immediatamente precedenti alla deadline stabilita dal Comune”.

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