VIAGGIO NELLA STORIA DEL CATANIA: 1964/65, rossazzurri con il quinto attacco più prolifico della Serie A

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foto Mimmo Rapisarda

Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.

In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania. Andiamo avanti con il 32/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1964-65 (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).

E’ l’apoteosi di Carmelo Di Bella, una stagione da mettere in cornice con un ottavo posto in Serie A. Al calciomercato estivo si incassano 70 milioni dalla cessione di Faustino Turra al Bologna. Dalla Reggiana in Serie C arrivano il difensore Renzo Fantazzi e la ventiseienne ala Carlo Facchin, in prestito dalla Lazio si pesca il centravanti Orlando Rozzoni, mentre salutano Catania Roberto José Battaglia, Armando Miranda e Giovanni Fanello.

La squadra etnea costruisce il suo capolavoro al Cibali, dove ottiene undici vittorie, prima vittima del torneo la Juventus (3-1) alla terza giornata, ultima vittima i campioni in carica del Bologna, messi sotto (4-0) a fine campionato. Il miracolo, Carmelo Di Bella lo concretizza con una coppia micidiale di ali da 25 reti, formata da Carlo Facchin e Giancarlo Danova, che hanno sparso il terrore nelle difese avversarie, più le 13 reti messe a segno dai centravanti, 7 da Salvador Calvanese (reduce da un biennio positivo all’Atalanta) e 6 realizzate da Orlando Rozzoni. Con 46 reti il Catania ha il quinto attacco più prolifico del torneo (dietro a Inter, Milan, Fiorentina e Torino) che sarà vinto dall’Inter con 54 punti.

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