Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.
In questi giorni abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania prima, di Associazione Fascista Calcio Catania dopo, fino ad arrivare alla nascita del Club Calcio Catania. Andiamo avanti con il 25/o appuntamento della nostra rubrica, giungendo all’annata 1957-58 (fonte Tutto il Catania minuto per minuto).
Dopo l’inatteso ko di Modena che vide il Catania gettare alle ortiche la promozione in Serie A, i vertici societari rimangono invariati con Agatino Pesce al vertice, così come l’allenatore Gipo Poggi. Vengono invece messi fuori rosa quelli che sono ritenuti i capri espiatori della sconfitta shock, che ha privato della massima categoria la squadra etnea, Origgi, Malinverni e Celio.
La prima linea perde due pezzi da novanta quali Bicicli e Uzzecchini tornati a Inter e Sampdoria, ma trova Riccardo Carapellese un’icona del calcio italiano, protagonista nell’ultimo decennio in nazionale e con le maglie di Torino, Juventus, Milan e Genoa. A 36 anni “Carappa” è chiamato a Catania a fare da chioccia ai giovani rossazzurri Buzzin, Perin e Palazzoli.
L’entusiasmo perso a metà giugno indirizza male la nuova stagione, le prime quattro trasferte sono altrettante sconfitte, dopo undici giornate si cambia allenatori, per cinque gare la coppia Cocò Nicolosi e Carapellese (allenatore-giocatore) cerca di raddrizzare la stagione senza riuscirvi, dopo la sconfitta di Novara alla 17ª giornata viene chiamato in panca Francesco Capocasale, si chiuderà con lui in panchina la stagione cadetta a metà classifica.
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