STAMPA REGIONALE – Bagnati: “Barbera come Massimino, per loro era importante far felici i tifosi”

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Giuseppe Bagnati, noto giornalista e scrittore siciliano, attraverso un post su Facebook accosta lo storico ex Presidente del Palermo Renzo Barbera – a vent’anni di distanza dalla morte – ad un altro personaggio importante del calcio italiano, il Presidentissimo Angelo Massimino: “La presidenza Barbera va inquadrata in un periodo particolare del calcio italiano che veniva gestito da appassionati. C’erano negli anni 60 Gianni Agnelli alla Juventus, Andrea Rizzoli al Milan, Angelo Moratti all’Inter, Corrado Ferlaino al Napoli. Giulio Onesti, presidente del Coni, dal 1946 al 1978, li definì ‘ricchi scemi’, dirigenti ‘che si lasciano trascinare dal tifo, cioè da un impulso irrazionale’ con la conseguenza di ‘disastrose situazioni dei bilanci delle società’. Negli anni 70 un gruppo di presidenti, meno ricchi ma non meno appassionati sia pure con stili diversi, guidava alcune società: Barbera a Palermo, Pianelli a Torino, Massimino a Catania, Rozzi ad Ascoli, Anconetani a Pisa, Ceravolo a Catanzaro. Anche per loro l’aspetto economico non era una priorità nella gestione societaria, perché l’importante era far felici i tifosi, mandare avanti con sacrifici personali le squadre della loro città. Hanno retto finchè hanno potuto. Barbera ha lasciato quando si è reso conto che non bastava più ipotecare la villa di famiglia per mandare avanti il Palermo”.

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