STAMPA LOCALE – Vagliasindi: “Oggi questo appeal si è molto scolorito. Qualcuno rileverà il Catania, ma con quale consistenza?”

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Alessandro Vagliasindi, giornalista di ‘La Repubblica’ e ‘Telecolor’ intervenuto nel corso di Anteprima Corner, parla dello scenario d’incertezza intorno alle vicende del Catania Calcio:

Sono passati 42 giorni dalla interruzione dell’attività calcistica a Catania, di concreto finora abbiamo visto poco o nulla. Questo è l’elemento preoccupante perchè al di là dell’incertezza sulle date in cui la Figc stabilirà la ripartenza dalla D o altra categoria – ma credo assolutamente che sarà D nonostante le dichiarazioni doverosamente intrise di cautela da parte di rappresentanti della Federazione – si registra questo preoccupante silenzio di chi dovrebbe bussare alla porta illustrando un progetto ambizioso, solido che garantisca una risalita in un lasso di tempo ragionevole. Al di là delle dichiarazioni di principio sulla tradizione calcistica, sul blasone e sulla partecipazione popolare del calcio a Catania, mi pare di poter dire che oggi questo appeal si è molto scolorito e non soltanto per le magagne di mala gestio societaria di cui abbiamo preso atto negli ultimi anni ma anche per un clima di odio diffuso, di polemica a ogni piè sospinto. Io credo che alla fine qualcuno rileverà la proprietà di questo club, ma bisogna vedere di che consistenza sarà questo nuovo imprenditore. Le preoccupazioni dei tifosi vanno a ricollegarsi all’identikit del nuovo proprietario. Perchè può arrivare un soggetto di medie capacità imprenditoriali e non garantire al Catania quel veloce percorso di risalita che tutti auspicano. Questo è il vero punto”.

“Bisogna alzare lo sguardo e cercare di capire perchè gruppi che hanno una riconoscibilità indiscussa in ambito nazionale e non soltanto in chiave calcistica non hanno ancora battuto un colpo per iniziare questo percorso. Cosa che in altre realtà blasonate che hanno conosciuto purtroppo l’onta della cancellazione è avvenuta. In altre piazze si registrava un fermento, una capacità di interesse nettamente superiore a quello che ora stiamo registrando a Catania. E’ importante sapere da quale categoria ripartire ma se hai un piano industriale da 10 milioni di euro volto a riportare il Catania tra i professionisti nel più breve tempo possibile, la differenza tra il cominciare questo percorso di risalita dalla D o dall’Eccelenza cambia poco nell’economia delle cose. Il calcio è passione prima di tutto. Che il Catania alla fine venga inserito nel campionato di Serie D, comunque, credo ci siano pochi dubbi. Questa incertezza sulla categoria ritengo sia un pò un alibi in questo momento per chi è indeciso e ha fatto un’analisi a 360 gradi di un possibile investimento sul Catania e, dopo averla completata, magari si è tirato indietro”.

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