STAMPA LOCALE – Lo Porto: “Catania, Torre del Grifo non vincolabile. Sì all’azionariato popolare con compiti di vigilanza e controllo”

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Capitolo Torre del Grifo e azionariato popolare. Ne parla Daniele Lo Porto, giornalista del ‘Giornale di Sicilia’, nel corso di ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’ a Globus Television. Ecco un estratto del suo intervento:

“Viviamo un contesto storico cittadino differente. Anni fa una struttura polivalente, polifunzionale come Torre del Grifo sarebbe stata probabilmente nel mirino di qualche ente locale. Adesso va fatta un’operazione che garantisca la struttura per risarcire i creditori ed è necessario che resti viva, vissuta e vivibile. Evitando anche il deperimento. La struttura fu realizzata a suo tempo in quel punto per servire un bacino d’utenza abbastanza ampio che comprende diversi comuni, e non era soltanto funzionale al Calcio Catania. Adesso nel capitolo fallimentare di Torre del Grifo non c’è nessun collegamento diretto col nuovo Catania che nascerà, speriamo al più presto avente le gambe ben robuste. Il Village potrebbe essere un elemento preferenziale, aggiuntivo ma al momento non è vincolabile”.

“L’azionariato popolare deve avere un compito di vigilanza e controllo, non è che il 97% del capitale deve essere raccolto con la colletta tra i tifosi. L’azionariato potrà essere l’equivalente del 3, 5, 10% come quota di controllo e non di sostegno o di garanzia assoluta per l’imprenditore. Ci vuole l’imprenditore forte, ma anche il controllo di persone per bene che controllino i bilanci della nuova società. Credo che il Catania debba e voglia farlo per dare una risposta. Se dovesse venire un imprenditore non locale, l’azionariato avrebbe anche una funzione emotiva, di passione, per dare una identità catanese alla nuova società. Io sono assoluto fautore dell’azionariato popolare”.  

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