Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di DAZN ripercorrendo la sua carriera. C’è stato spazio anche per un ricordo risalente ai tempi di Varese, quando cedette al Catania il centrocampista Ennio Mastalli (anni ’80, ndr): “La trattativa più complicata? Devo tornare indietro di 40 anni, era l’82. Avevo 25 anni e la spensieratezza: c’era Mastalli, un giocatore molto forte richiesto da due società di due personaggi carismatici: Sibilia (Avellino) e Massimino (Catania). Io firmai due contratti e mi trovai in difficoltà nel gestire le due parti: poi Sibilia mi perdonò e lo mollò”. Nello specifico fu il Catania a riuscire a spuntarla e, citando un’intervista di qualche anno fa, lo stesso Marotta disse: “Don Antonio Sibilia, patron dell’Avellino, mi chiese Ennio Mastalli e io gli dissi ‘parliamone’. Senonché, a trattativa ben avviata, venne da me Angelo Massimino, presidente del Catania, che mi offrì 100 milioni in più di quello che voleva darmi Sibilia. Chiusi l’affare con Massimino, Don Antonio non la prese bene. Mi affrontò a muso duro e passai un brutto quarto d’ora. Disse che ero stato scorretto, che mi ero comportato malissimo, però alla fine mi liberò dall’impegno che avevo preso perché aveva intuito la buona fede, la volontà di fare gli interessi della mia società”.
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