ROSAIA: “Catania, siamo stati abbandonati a noi stessi. Derby emozione più grande. Mettevamo il cuore in campo”

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L’ormai ex centrocampista del Catania Giacomo Rosaia torna sull’esperienza vissuta alle pendici dell’Etna, intervenendo ai microfoni di Sestarete Tv. Ecco quanto evidenziato:

“Questa vicenda ci ha toccato nel profondo, nessuno di noi se l’aspettava. E’ stato un brutto colpo che ancora oggi portiamo dentro, non sarà facile dimenticare. Questi colori li porteremo in eterno, sarà difficile dimenticare la stagione che abbiamo vissuto per le tantissime cose accadute. Città e tifoseria ci hanno regalato parecchie emozioni e queste non le toglierà nessuno. Quando mi arrivò la chiamata del procuratore, avevo ancora due anni di contratto col Cesena, piazza di tutto rispetto ma non ho esitato, cercando fin da subito di trovare una soluzione per approdare in Sicilia e vivere questa piazza incredibile”.

“Baldini? E’ stata una persona molto importante a livello tecnico e umano. Le vicende societarie già dal 2 luglio erano innumerevoli, ogni giorno c’erano problemi, avevamo tante situazioni da affrontare fuori dal campo quindi sarebbe stato facile distogliere l’attenzione sugli allenamenti, sulla preparazione, invece con il gruppo, lo staff ed in prima persona il mister si è riuscita a creare una coesione totale rimanendo concentrati sempre, come fossimo in una bolla. Il mister ha saputo trasmettere valori importanti al gruppo, dandogli una vera identità, si è visto da come scendevamo in campo durante la stagione. L’extra campo cercavamo di tenerlo fuori ma ovviamente le voci e gli articoli arrivavano. Noi però dal primo giorno abbiamo messo in campo l’emozione, la voglia di giocare a calcio, la nostra passione per il calcio. Eravamo felici nello stare insieme, in ritiro, a ridere e scherzare nonostante le difficoltà. Era un gruppo coeso con voglia di divertirsi insieme. Se non fosse stato così sarebbe stato difficile affrontare la stagione. Abbiamo messo il cuore in campo per la passione dei tifosi ed il nostro lavoro“.         

“Bandi? Nello spogliatoio c’era tanta speranza e positività nel credere che qualcuno potesse realmente prendere in mano la situazione mettendoci la faccia e rassicurandoci sulla progettualità per andare avanti, permettendo alla squadra di lavorare con più serenità, dando maggiore stabilità alle nostre famiglie. Questo non è mai accaduto. Poi alla fine di ogni bando c’era grandissima delusione, ci sentivamo abbandonati a noi stessi. Situazione davvero triste all’interno di uno spogliatoio con delle famiglie a casa, degli impegni da portare avanti, ogni volta erano delle batoste perchè poi c’era da scendere in campo. Eravamo soli, in mano a nessuno. Sono stati momenti difficili ma da gruppo e uomini abbiamo affrontato tutto a testa alta”.

Sono fiero di avere potuto vestire questi colori indossando la fascia di capitano.    L’emozione più grande è stata il derby, l’abbaraccio dei tifosi dal primo minuto, l’atmosfera che si respirava fuori e dentro lo stadio prima, durante e dopo la partita, qualcosa che porteremo nel cuore sempre, una giornata indimenticabile. Non dimenticherò anche la parola ‘mbare’ che è un pò nella routine dei catanesi, non me ne vengono in mente altre perchè il resto lo capivo veramente poco (ride, ndr). Un mio eventuale ritorno a Catania? Non so quale sarà il mio futuro, è molto prematuro parlarne. Per tutto quello che mi ha dato la piazza, la città, se c’è un progetto di grande livello, qualcosa di importante, con un personaggio che ci metta la faccia, imprenditori con le idee chiare su ciò che vogliono fare con questa maglia e tifoseria sarei disposto a parlarne e vedere se possa nascere qualcosa oppure no”.

“Serie C? Il girone C soprattutto è molto difficile. La progettualità del Bari dopo 3-4 anni è venuta fuori, disputando un campionato di vertice e rischiando veramente poco. Le squadre dietro non sono state tanto all’altezza per rimanere attaccate al carro della vittoria del torneo. Per il resto vedo molto bene ed in forma il Catanzaro che ha operato davvero bene anche sul mercato di gennaio. Li ritengo candidati per la promozione tramite playoff”.

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