Evitare di perdere tempo prezioso. Un messaggio ben chiaro, quello che I Liotrizzati, noto gruppo di sostenitori rossazzurri della Curva Sud del “Massimino”, inviano a chi di dovere affinchè si pongano le basi per rilanciare il calcio a Catania con una proprietà all’altezza:
“Il fallimento è alla base della crescita e del miglioramento – si legge via Facebook – Questa massima letta oggi potrebbe trovare d’accordo in molti, anche perché allo stato attuale delle cose, non si può fare altrimenti. Ma ieri, quando si poteva e doveva intervenire era la scusante di chi stava a guardare senza muovere un dito. Adesso tutti forcaioli, ieri tutti passivi. Politici ed imprenditoria. Ma indietro non si torna, purtroppo è l’unica cosa da fare e provare a ricostruire, facendo meglio e bene. Le premesse teoriche potrebbero anche esserci, ma si devono creare le condizioni. L’opportunità di crescita e miglioramento deve passare assolutamente dal non perdere tempo, senza indugiare su comunicazioni e postulazioni sull’asse Comune-Figc. Ci sono esempi di bandi virtuosi di altre città di pari livello di Catania, con un recente passato simile, sono lì a disposizione, bisogna solo adattarlo alle esigenze di Catania”.
“Basta perdere tempo ed indugiare. Perché tutto questo tempo per far uscire il bando? Cosa c’è sotto? La scusa dell’incomprensione su quanto detto dalla Figc è fragile fragile, non basta a tenere in piedi lo spreco di tempo. C’è da prendere tempo per calzarlo a misura di qualcuno in particolare? C’è da far rientrare dalla finestra, chi è uscito malamente dalla porta di servizio? Questo non deve accadere. Non possono esserci figuranti del recente passato in nessuna delle figure giuridiche che si affacceranno per ottenere il titolo sportivo, voi del Comune lo dovete garantire, non basta dirlo. Dovete invogliare gente capace economicamente e professionalmente, fare in modo di apparecchiare una tavola che ingolosisca chi vuole investire. Siete politici, le parole sono il vostro strumento, è assodato, ma dovete rispondere alla piazza di quello che dite, di quello che fate e soprattutto di quello che non fate. Datevi una mossa, siate almeno per una volta limpidi e cristallini, rifuggite da ambiguità nocive per il futuro del Catania e dai suoi vecchi interpreti, insomma sappiate fare le cose per bene. Il Catania è bene comune e non bene di élite. Datevi una mossa, a cira squagghia…”.
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