Si è fatta un pò di confusione nei giorni scorsi sulla data del 18 maggio, quando l’amministrazione comunale aveva lasciato intendere che la FIGC, dopo il Consiglio Federale, avrebbe fornito risposte concrete in merito alla disponibilità di concedere l’iscrizione al campionato di Serie D ad un eventuale nuovo Catania. Nei giorni scorsi il Comune ha avviato contatti con il numero uno della FIGC Gabriele Gravina, venendo però a conoscenza del fatto che l’assegnazione del titolo sportivo non potrà avvenire prima del 30 giugno. Una vicenda che poteva essere gestita meglio, se non altro fornendo un quadro un tantino più chiaro.
In un primo momento sembrava che la palla passasse alla Federazione, appare chiaro come, invece, tocchi agli amministratori del Comune di Catania accelerare le procedure adesso. Pubblicando a stretto di posta l’avviso pubblico per verificare l’esistenza di soggetti interessati a rappresentare la continuazione della tradizione calcistica del Catania con una nuova società di calcio. I punti cardine li abbiamo menzionati mercoledì, l’amministrazione comunale – per stessa ammissione dell’assessore allo sport Sergio Parisi e del sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi – ha fatto sapere che, con ogni probabilità, entro il mese di maggio verrà pubblicato l’avviso.
A quel punto sapremo davvero quali soggetti giuridici intendano avanzare formalmente la propria candidatura ed il Comune avrà la responsabilità di individuare la soluzione ideale. La decisione non si rivelerà semplice, lo stesso Gravina ha espressamente richiesto di vigilare con spiccata attenzione su coloro che si presenteranno e sulle credenziali degli stessi. Il dialogo ha coinvolto anche il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete – eletto a marzo – e Sandro Morgana, che presiede il Comitato Regionale. La FIGC attende la presentazione del progetto attraverso il quale si baserà la risposta da fornire in merito alla iscrizione del Catania al prossimo campionato di Serie D. L’assessore Parisi ha dato per scontato che sarà proprio questa la categoria di militanza. Ma meglio attenersi ai fatti concreti e muovere celermente i passi necessari affinchè questo accada. Con un piano di rilancio autentico e sostenibile per una città che vuole fortemente parlare di calcio.
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