Il catanese ed ex calciatore rossazzurro Francesco Millesi, a La Gazzetta dello Sport si sofferma in questi termini sul Catania:
“Stiamo vivendo un momento assai triste e particolare, il fallimento del Catania ha destabilizzato un’intera città, da anni si viveva con la paura del fallimento per troppi debiti. Il direttore Pellegrino ha cercato di fare il massimo. Ma con tutti quei debiti alla fine crolli. Sento già nomi e ingaggi stratosferici, si inizia a fare confusione e a mettere fumo agli occhi ai tifosi. Ci si sbizzarrisce a scrivere e creare la Juventus della serie D. Per vincere servono serietà e soprattutto un profilo basso. Se fosse Serie D sarebbe, per il Catania, un campionato a parte dove le squadre ti aspettano per disintegrarti in campo. Si trovano ragazzi che fanno due lavori o ragazzi che guadagnano una miseria. Ci sarebbero squadre motivate contro il Catania. In rossazzurro servono soldi per consentire alla squadra di lavorare bene. Serve gente competente e non chiacchierona. Servono programmazione e pazienza perché non è detto che possa vincere già al primo anno. Occorrono calciatori di categoria e non quelli della C. La Serie D è tostissima e Catania non avrà pazienza: vuole vincere subito. Non sarà facile per il Catania adattarsi: bisogna costruire una squadra operaia e non una squadra di nomi altisonanti. Inizia il campionato non della squadra ma dei tifosi, della città. Il pubblico dovrà spingere il club alla rimonta. Si deve aiutare nei momenti bui”.
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