Catania resta in attesa. Ferita e terribilmente arrabbiata per l’epilogo che ha dovuto patire la squadra di calcio della città. La delusione si è intrecciata con la voglia di conoscere in tempi più celeri gli elementi del futuro prossimo, la portata di eventuali progetti legati al calcio e all’imprenditoria alle falde dell’Etna. Da sempre attento alle vicende sportive il presidente di ‘Catania al Vertice’, consorzio di società impegnate nello sport, e presidente onorario dell’Ekipe Orizzonte fresca vincitrice del campionato di pallanuoto femminile, Nello Russo.
“Catania vive un momento di grande difficoltà su tutti i settori – ammette Nello Russo -. L’idea di coinvolgere i cittadini in una forma di azionariato che possiamo definire di partecipazione seppur minoritaria e di controllo per un nuovo Calcio Catania trovo sia un modo per scuotere l’ambiente e responsabilizzare tutti sulla necessità di recitare un ruolo attivo nella nostra società catanese. Ho appoggiato la proposta avanzata dagli avvocati Ingrassia, Scuderi e Trantino per questa ragione. Penso che sia necessario che soprattutto i più giovani prendano in mano le redini, non si può sempre aspettare che siano le solite persone, i soliti protagonisti, a muoversi, anche se è ciò che è accaduto pure stavolta”.
Nello Russo ha sempre creduto fortemente nell’utilità delle realtà sportive in un territorio come quello della città di Catania, molto variegato e ricco – purtroppo – di contraddizioni e criticità da risolvere. “Quando c’è uno spicchio di sole rappresentato da realtà vincenti sul territorio, si deve fare in modo di valorizzarlo e curarlo con senso di appartenenza. Bisogna costruire reti virtuose, farsi sentire con il mondo della politica, pretendere il riconoscimento di tanti sforzi che vengono fatti per fare sport in città”.
L’attesa per un nuovo Catania si sta tramutando in ansia nella tifoseria, martoriata dagli eventi negativi degli ultimi anni. “Mi auguro che Catania possa avere presto una nuova, solida realtà, ma questo dipenderà da tanti fattori, in primis la possibilità di poter realizzare importanti investimenti sul territorio anche oltre il contesto calcistico – chiosa Nello Russo -. L’imprenditoria del calcio è molto cambiata negli ultimi anni”.
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