CATANIA: ecco quali dovrebbero essere i punti cardine dell’avviso pubblico

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Ravvisata la necessità di avviare un’indagine conoscitiva per verificare l’esistenza di soggetti interessati a rappresentare la continuazione della tradizione calcistica del Catania con una nuova società di calcio, il Comune – per stessa ammissione dell’assessore allo sport Parisi – con ogni probabilità entro questo mese ufficializzerà l’avviso pubblico (a fine giugno o inizi di luglio la risposta della FIGC in merito alla categoria di militanza), ai sensi art.52 comma 10 NOIF.

L’avviso riporterà i requisiti soggettivi ed oggettivi per la partecipazione e sarà simile a quello pubblicato dal Comune di Palermo qualche anno fa. Elemento saliente la presentazione di un piano triennale o quinquennale di attività, che dovrebbe essere in linea di massima articolato come segue:

1) Organizzazione e gestione della prima squadra e dei relativi obiettivi tecnico-agonistici, ivi inclusa la strategia per il ritorno nelle serie superiori nel più breve tempo possibile;
2) Organizzazione, gestione e valorizzazione del settore giovanile e del settore femminile; 3) Eventuali progetti di valorizzazione e/o marketing territoriale inerenti la storia calcistica catanese e coinvolgimento della tifoseria.

Probabile anche l’impegno a promuovere una sottoscrizione popolare di azioni o quote della società. Non mancheranno clausole e vincoli specifici, escludendo ad esempio dalla partecipazione quei soggetti che hanno determinato l’epilogo del fallimento. Chiaramente si dovrà essere in possesso di idonee referenze bancarie dalle quali emerga in modo esplicito la regolarità e correttezza dei rapporti bancari e i requisiti di solvibilità. La solidità del progetto economico andrà dimostrata mediante la presentazione di business plan, attestante la sussistenza dei requisiti organizzativi, patrimoniali e finanziari per partecipare al Campionato Interregionale con la possibilità di sviluppare progetti sociali e culturali in connessione con le realtà cittadine. Questi dovrebbero rappresentare i punti cardine dell’avviso pubblico, individuando anche le modalità di gestione degli impianti sportivi comunali dedicati al calcio. L’auspicio è che ci si muova presto e bene, dopo la confusione generata dalla data del 18 maggio sul fronte Comune-Federazione.

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