Da un lato l’attesa per un bando che non uscirà prima che la FIGC risponda al Comune, in merito alla richiesta di partecipazione di un nuovo Catania al prossimo campionato di Serie D. Dall’altro le speranze di tifosi ed appassionati rossazzurri che, dopo avere ingoiato il boccone più duro da digerire, quello dell’esclusione del Calcio Catania dai ranghi federali, confidano in una ripartenza attraverso una proprietà solida, competente e motivata. Tra una decina di giorni la Federazione dovrebbe dare una risposta affermativa al Comune, il quale poi sarà chiamato a raccogliere le manifestazioni d’interesse individuando il soggetto giuridico più idoneo affinchè il calcio a Catania riparta di slancio.
Qualche interessamento è stato avanzato, non mancano contatti informali presso l’amministrazione comunale ma conterà esserci davvero al momento opportuno. Quando, cioè, verrà pubblicato il bando contenente le indicazioni e condizioni da rispettare con il contributo a fondo perduto richiesto dalla FIGC – che potrebbe essere pari a circa un milione di euro – e, probabilmente, l’ausilio dello strumento dell’azionariato.
In quella sede chi è interessato lo dovrà dimostrare con i fatti, non facendosi trovare impreparato e predisponendo un progetto ambizioso. Consapevole di dovere assicurare alla città di Catania un presente ed un futuro radiosi attraverso una programmazione seria, un piano industriale almeno triennale, mettendo al centro del progetto i tifosi. Gli stessi tifosi pronti a non far mancare il proprio sostegno a prescindere dalla categoria di militanza, per sempre innamorati delle maglie a strisce rossazzurre.
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