AVV. RAPISARDA: “Sindaco, non potete fare finta di non avere capito ancora. Basta con le incertezze”

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E’ un momento delicatissimo per i colori rossazzurri. Ad oggi Catania è senza calcio, ma bisogna ripartire presto e bene. L’avvocato Giuseppe Rapisarda, tifoso ed opinionista da sempre vicino alle vicende del Catania, non risparmia critiche all’indirizzo del primo cittadino etneo e di chi amministra la città. Queste le sue parole sui social:

“Non potete fare finta di non avere capito ancora… Meno che mai di fare spallucce. Un criterio gestorio, un metodo votato alla ricerca della soluzione tampone giorno per giorno, fondato sul riparto della colletta occasionale, della contribuzione a “chi può può”, sulla ricerca occasionale ed episodica della contribuzione una tantum, ha sancito la fine dell’unica tradizione sportiva che faceva da collante sociale, oltre che da orgoglio, ad una intera città. E non avete ancora preso le distanze da tutto ciò.

Sindaco, sebbene sospeso, e chi per te, andate a Roma, parlate con Roma, e spiegate chiaramente e non in politichese, che queste cose “mai più” a Catania, senza infingimenti e senza ambiguità. Prendete le distanze da personaggi ed interpreti di questo scempio. Non lo avete ancora fatto. Sarebbero fatti vostri e non lo sono dato che c’è il futuro del calcio a Catania in gioco. Meglio restare senza calcio che correre il rischio di rivivere in futuro questo anno maledetto. Se, malauguratamente, decidessero Eccellenza e non D, sarebbe esclusivamente Responsabilità vostra. Perché non siete convincenti. Non siete credibili. Le contiguità hanno un costo. Le ambiguità sul tacere sulle cause e responsabilità del fallimento e della scomparsa del Catania, pure. Basta col detto e non detto.

La Figc, che ha le sue di responsabilità, culpa in vigilando, non vorrà che un altro fallimento del genere si ripresenti a Catania fra uno o due anni. Basta così con le incertezze ed i traccheggi locali. Chiarite che avete compreso perché il Catania non c’è più e soprattutto che siete in grado di affidare il Nuovo tranciando una frattura netta con la recente storia irrespirabile e del tutto incoerente coi profili di una società professionistica di calcio. Avete perso troppo tempo, già… Altrimenti, lo ripeto, ci sbattono in Eccellenza. È storia di oggi che una nobile associazione votata a coniugare i rapporti scuola/calcio, coltivando l’amore dello sport in modo sano e moderno, ha trovato in condizioni orribili e di trascuratezza penosa il famoso campo scuola di Picanello e non ha ottenuto l’utilizzo del Cibali, perché “inagibile”.

Questo, insieme alle immagini di immondizia tra le strade e baby gang che scorazzano impunite e padrone tra le vie del centro, il biglietto di presentazione di una città che dovrebbe essere attrattiva, invogliare investimenti. La noncuranza la risposta a chi sta cercando di fare attività utile socialmente nel campo dello sport orfano del Catania calcio. Quando la finite di non vergognarvi di tutto questo?”.

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