VIAGGIO NELLA STORIA DEL CATANIA: 1930/31, gare casalinghe in piazza Giovanni Verga

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Il cuore del Calcio Catania ha smesso di battere ma non si potranno mai cancellare i ricordi. Attraverso questa rubrica intendiamo effettuare proprio un viaggio nella storia del Catania. Una storia fatta di gioie, dolori, emozioni, momenti delicati e di grande entusiasmo.

Ieri abbiamo parlato dell’inizio di una storia rossazzurra datata 27 giugno 1929, quando il Catania assunse la denominazione di Società Sportiva Catania. Oggi diamo spazio alla stagione 1930/31.

Archiviata l’annata d’esordio, il Catania comincia a pensare in grande. Viene avviata una sottoscrizione popolare per pagare l’iscrizione al campionato di Prima Divisione girone E e finanziata la costruzione di un nuovo stadio ad opera della ditta di Giovanbattista Polizzi e su progetto di Leone Leoni. La squadra etnea si piazza a metà classifica con 21 punti. La Salernitana si colloca al primo posto (quota 35), davanti al Messina (+5). Tra le siciliane, presente anche il Siracusa (a -1 dal Catania).

Nello slargo di piazza Giovanni Verga, già piazza Esposizione, in agosto partono i lavori per costruire il campo da calcio, inaugurato praticamente a tempo di record, il 21 settembre, e viene battezzato “Campo dei cent’anni”. Per entrare si pagano 8 lire per la tribuna A, e 4 lire per il prato. Il presidente Santi Quasimodo cede la carica all’avv. Antonio Zingali, a sua volta sostituito nel mese di novembre dal Commissario Avv. Andrea Gaudioso. Come allenatore viene chiamato l’ungherese Antal Mally che aveva diretto la nazionale estone nel 1927.

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