Michele Criscitiello, direttore di ‘Sportitalia’ e TuttoMercatoWeb.com, attraverso un editoriale ha analizzato le vicende che hanno portato all’esclusione del Catania dal campionato:
“Lega Pro e Federazione dovrebbero parlare una volta per tutte di questo scempio. Invece c’è il silenzio e lo scaricabarile. Catania è una grande piazza con grandi tifosi, con i quali ho litigato ai tempi dei treni del gol. Perché pensavano che attaccare Pulvirenti e Cosentino fosse un attacco alla squadra. No, cari tifosi. Quando attacchiamo le società è perché sentiamo puzza di bruciato ed è a tutela proprio vostra. Catania è finita quando Lo Monaco e Pulvirenti si sono separati. Il Catania è definitivamente morto quando Pulvirenti chiama Cosentino e quando il calcio italiano fa partire l’indagine dei treni del gol e a pagare è stato solo il Catania. Porcata senza precedenti. Stavano facendo saltare mezza serie B e pagò solo il Catania che tra debiti e costi elevati, ovviamente, doveva almeno fare la serie B”.
“Il Catania l’ha ammazzato il sistema. Lo stesso sistema che doveva staccare la spina molto tempo prima. Come successo a Bari, Palermo, Avellino e tante altre. Dispiace per la matricola ma bisognava ripartire dalla serie D 3-4 anni fa. Chi ha sbagliato adesso deve pagare. Ma non succederà mai nulla. Tutto come al solito. Il Catania fermato a poche giornate dalla fine della serie C è solo una vergogna per tutta la categoria. Falsano un campionato. Una società che doveva fallire 4 anni fa, non poteva fallire tra 3 settimane? Siamo in Italia, dove le istituzioni dormono e il sistema calcio italiano farà finta che non è successo nulla anche questa volta”.
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