Il Presidente del Potenza Salvatore Caiata torna sui fatti che hanno portato alla sua squalifica, ai seguito dei fatti verificatisi in occasione della partita pareggiata col Catania, e sull’esclusione del club rossazzurro dal campionato. Queste le sue parole a tuttoc.com: “Per quella gara tutti ci dicono che abbiamo fatto casino, nessuno dice che siamo stati offesi con gesti di tutti i tipi nei confronti di panchina e pubblico. L’avessimo fatto noi a Catania saremmo ancora chiusi negli spogliatoi. Poi io sono dell’idea che le cose del campo rimangono in campo ma qualcuno in quell’occasione ha deciso di portarle fuori visti i problemi che aveva in casa. E poi, se ti fanno il dito medio in faccia è chiaramente benzina sul fuoco che produce una fiammata: la colpa è di chi getta la benzina o di ha la fiammata? Io onestamente penso sia più del primo. Ogni anno produciamo mille documenti e poi il Catania ha giocato un anno intero praticamente senza requisiti. Vengono fatti da anni proclami di riforma ma poi di fatto non accade mai niente. Questo è un calcio che crea disaffezione, come dimostra l’oggettivo calo di presenze negli stadi”.
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