RONDINELLA (broker assicurativo): “Catania, meglio ancora se intervenisse anche un fondo d’investimento. Importante dare voce alla città e alimentare i rapporti con la FIGC”

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Ai microfoni di TeleOne, nel corso di ‘Sala Stampa’, nei giorni scorsi c’è stato spazio per le parole di Salvo Rondinella, broker assicurativo, in merito al futuro del Catania che passerà dall’esito della procedura di vendita del Comune di Catania e dalla FIGC:

“Occorrerà coniugare la parte imprenditoriale con quella sportiva, la parte della passione con le competenze calcistiche e manageriali. Se si dovesse ripartire – come ci auguriamo – dalla D, servirà un piano industriale chiaro con un orizzonte temporale di 3-5 anni. Occorre un promotore, mi auguro che sia serio e se agganciato ad un fondo d’investimento sarebbe ancora meglio perchè oggi nel calcio prevalgono le competenze manageriali e quindi la parte legata alla finanzia. Mi auguro che ci siano competenze rilevanti anche sul piano sportivo perchè anche in un segmento come quello della D occorre un investimento importante, intorno ai 3 milioni includendo la parte dell’iscrizione”.

“In questa città bisogna tenere in considerazione anche la componente del tifo organizzato, che ha dimostrato fino all’ultimo di essere particolarmente legato ai colori alla maglia. Magari lanciando un sondaggio per scegliere il nome della nuova società che sembrerebbe una banalità e invece rappresenta un tema importante, dando la parola alla città in modo che ci sia un sentimento comune condiviso attorno al nome, che rappresenta poi il veicolo di promozione anche dal punto di vista del marketing territoriale di chi deve riportare il calcio a Catania ma soprattutto nuovamente la città a risplendere”.

“E’ un periodo buio sia per le vicissitudini istituzionali che riguardano l’amministrazione comunale e quelle calcistiche, ma anche le vicende che impattano su alcune realtà industriali, penso a Pfizer, che rispecchiano il momento storico che stiamo attraversando. Mi auguro che in questa procedura possa scegliersi un progetto il più solide possibile che possa rappresentare anche una discontinuità con il passato. Con la Federazione, inoltre, sarà necessario alimentare un discorso istituzionale sempre fluido. Dopo quanto accaduto, occorre cercare di ripartire anche con i rapporti con la Federazione”. 

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