Lo sfogo sui social dei Liotrizzati, noto gruppo di sostenitori rossazzurri della Curva Sud del “Massimino”, dopo avere appreso la notizia dell’esclusione del Catania dal campionato:
“Avete ucciso il Catania, il suo sangue è sulle vostre mani. Sulle mani di Pulvirenti, che inebriato dal sentirsi più grande di quello che è ha finito per distruggere tutto. Nelle mani di Cosentino che ha fiutato la carogna da spolpare, ricevendo carta bianca su tutto, colpevolmente. Nelle mani di Lo Monaco che anziché ristrutturare e tamponare i debiti, ne ha creati altrettanti paventando transazioni che in realtà erano solo nella sua testa e dimostrando una ignoranza abissale al mondo della serie C, non riuscendo ad imbastire un progetto serio di promozione ma capace solo di collezionare figurine. Altrettanto insanguinate sono quelle della Sigi, che inanellando una pagliacciata dietro l’altra, dal mancato affaire Tacopina alla colletta pietosa per potersi iscrivere e mai restituita, fino al patetico epilogo di un fallimento causato dalla loro avarizia e alla totale ignoranza su come si gestisce una società sportiva unita ad una tracotanza senza pari, si sentivano eroi, pretendevano di essere chiamati così mentre facevano di tutto per affossare il Catania, trasformandosi poi in patetici carnefici”.
“Il sangue del Catania è nelle mani di Mancini, che si sentiva come al mercato dove credeva di poter disporre di tutto essendo nessuno, dove ha trovato ennesime passerelle di gente prona e pronta a gettarsi tra le braccia dal primo burattinaio che passa, un consiglio sparisca dalla vista di Catania e non si presenti mai più, non può fare come cazzo le pare, non a Catania. Ed infine hanno le mani sporche anche tutti i colletti bianchi, i capitani d’industria, tutti gli imprenditori che vigliaccamente hanno assistito inermi e divertiti alla morte del Catania e che ci scommettiamo saranno pronti a saltare sulla carogna appena esanime per riciclarsi un domani la verginità che mai hanno avuto, dispensando “amore” per un qualcosa che quando c’era da amare hanno preferito latitare. Fate schifo tanto quanto gli altri. Non vi chiediamo di fare un esame di coscienza, avete ampiamente dato prova di non averla. Speriamo solo che il senso di colpa vi attanagli per sempre”.
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