L’ex portiere rossazzurro Armando Pantanelli, che ha collaborato quest’anno all’interno dello staff tecnico del Catania, è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Unica Night’, su TeleJonica. Ecco un estratto ripreso da TuttoCalcioCatania.com:
“E’ finito tutto. Grandissimo rammarico, cuore a pezzi però sono cicli. Ne inizierà a breve un altro. Sperando che qualcuno che vuole bene al Catania ed a Catania voglia investire. Non per guadagnare ma per amore. Non si sa da quale categoria ma si ripartirà, tornando prima o poi dove meritiamo. L’esclusione dal campionato? Le risposte della Lega sono arrivate nel giro di 10-15 minuti dal comunicato in cui i curatori chiedevano aiuto alla Lega per un contributo. Poi, alla notizia che i curatori avevano interrotto l’esercizio provvisorio, dopo venti minuti giocatori subito svincolati. Qualcosa di strano sarà successo, se qualcuno vorrà indagare ci dirà esattamente cosa è successo. Da fuori è difficile da capire”.
“Se i calciatori hanno detto no alla rinuncia di 5 giorni di stipendio? Sabato mattina il Direttore Pellegrino ci ha presentato la situazione dammatica, dicendo che entro le 10.30 bisognava trovare questi soldi e facendo la richiesta a staff e giocatori se fossimo disposti a rinunciare a 5 giorni di stipendio per poter giocare le partite con Latina e Taranto. La risposta è stata quella di voler fare il massimo ma chiedendo rassicurazioni, rinunciando a 5 giorni a patto di avere garanzie sulla disputa delle rimanenti gare. Noi, dopo tante cavolate dette ripetutamente, eravamo disposti a rinunciare ma solo se non avessimo regalato cinque giorni di stipendio per niente. Dall’altra parte ci hanno risposto che la cosa non poteva essere assicurata. Saremmo morti ugualmente dopo questi cinque giorni. I giocatori non volevano giocare due partite e ‘morire’ dopo il recupero col Taranto. Non avrebbe avuto senso”.
“Perchè non sono state liberate le fideiussioni? Richiesta effettuata dagli avvocati dell’AIC. Abbiamo fatto 3-4 pec in cui chiedevamo certe cose tipo lo sblocco delle fideiussioni per pagare novembre e dicembre o per abbassare il debito per chi volesse comprare il Catania. Mai ricevuto risposte. Ghirelli? Che gli dispiaccia ne sono certo. Che le regole non sono chiare e non osservate da tutti è un dato di fatto. Lì bisognerebbe fare qualcosa. Ad un certo punto Ghirelli ha messo fretta al Tribunale. Immaginate anche che pressioni possano avere fatto le squadre a Ghirelli, noi prima di tutti volevamo sapere di che morte morire, ma anche le altre compagini volevano una risposta”.
“Bisogna ripartire da un progetto serio, da chi ami città e squadra, che investa affidandosi a persone competenti anche nel settore giovanile, soprattutto. Competenza e voglia di lavorare deve essere la strada da seguire. Prendendo una squadra in D non ci guadagni. Devi farlo per amore e creare un progetto, preferibilmente su base locale”.
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