Intervistato da ilposticipo.it, Armando Pantanelli parla del suo presente e dell’esperienza col Catania purtroppo culminata con la cancellazione del club:
“Ho frequentato i corsi di Coverciano per prendere tutti i patentini fino al Master. Ho conseguito anche il titolo di allenatore dei portieri. Ho cominciato ad allenare nel 2013 a Formigine, ma l’esperienza è durata tre partite. Poi sono tornato a Catania dove ho acquistato le quote di un locale: oggi sto seguendo questa attività a tempo pieno all’entrata di Aci Castello. Gestisco un ristorante-pizzeria-bar-tabacchi sul mare. Faccio il direttore di sala, parlo con i clienti, mi diverto. Sono due cose molto belle ed appaganti. Sono contento di quello che ho scelto di fare dopo aver smesso di giocare. Nel 2016 ho guidato le giovanili del Katane Soccer. Negli ultimi due anni sono stato l’allenatore dei portieri del Catania insieme a Davide Bertaccini agli ordini di Francesco Baldini”.
“Che aria si respira in città dopo l’esclusione della squadra dalla C? È stata una mazzata. L’anno era cominciato tra tanti timori, ma siamo stati rassicurati, adesso ci hanno tolto tutto. Sono stati commessi errori in questi anni. Verrà aperta un’indagine per cercare i responsabili. Ci sono tanti debiti. Purtroppo le cose non sono state fatte per bene qui negli ultimi cinque-sei anni. La Sicilia è diventata la mia nuova casa? Sono nativo di Torino, ma mi sento emiliano. La mia infanzia è legato a Modena dove mi sono trasferito con i miei genitori da bambino. Dal 2013 mi sono trasferito a Catania per seguire il locale. Mia moglie è di qui, come i miei figli. Sono un catanese di adozione. La Sicilia ha tutto: mare, montagna e tanto altro”.
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