Nuovo Commissario Tecnico della nazionale siciliana, Giovanni Marchese parteciperà al prossimo campionato europeo di calcio a 11 per Nazionali Maggiori della Confederation of Independent Football Association (CONIFA) che si svolgerà a Nizza dal 3 al 12 giugno. Marchese parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del legame con Catania:
“La radiazione? Tutta la storia mi ha rattristato non poco, un colpo al cuore. Ho vissuto in rossazzurro nove stagioni, quattro delle quali in Serie A. Assistere al vuoto che s’è creato adesso mi ha dato davvero un dispiacere. Ho ricordi indelebili. Quando dopo un gol o dopo la semplice lettura della formazione da parte dell’indimenticata speaker Stefania Sberna ventimila persone gridavano il mio nome avevo i brividi, come riaffiorano adesso che ne parlo. E poi le vittorie contro le squadre più importanti. Al di là delle mie origini siciliane (è di Delia, provincia di Caltanissetta, ndr), ho sentito la maglia del Catania, ho un forte senso di appartenenza che mi ha portato ad amare il Catania, ampiamente ricambiato dai tifosi”.
“L’esperienza con la Primavera 3 del Catania mi ha arricchito, porto con me quell’annata anche qui in Nazionale dove vorrei convocare anche Balotelli dato che è nato a Palermo. Nuovo Catania? Chi investirà lo farà in una piazza fantastica: se c’è un progetto solido la città risponderà con entusiasmo, per questo conviene investire sul calcio a Catania. Si può investire molto su una piazza fantastica come quella rossazzurra. Servono investitori seri, che abbiano un piano industriale e abbiano a cuore le sorti dello sport cittadino. Catania è una città splendida nella quale si può investire, visto che di fronte ad un progetto solido la città risponderebbe con entusiasmo”.
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