Catania necessita di volti nuovi, di una proprietà seria ed affidabile. Di un progetto ambizioso, poggiato su basi solide. In attesa che la FIGC risponda alla richiesta formulata dall’amministrazione comunale etnea di effettuare l’iscrizione di una squadra di calcio rappresentativa della città di Catania al campionato di Serie D, figurano soggetti imprenditoriali alla finestra.
Nelle scorse settimane vi abbiamo parlato dell’esistenza di un gruppo industriale del Nord Italia interessato al rilancio del calcio a Catania. Successivamente siamo venuti a conoscenza del possibile coinvolgimento di un marchio estero. Per saperne di più circa l’evolversi della situazione, TuttoCalcioCatania.com ha contattato telefonicamente Angelo Quaglia, advisor dell’operazione (non si tratta dell’ex calciatore dell’Akragas, ndr).
Queste le dichiarazioni rilasciate in esclusiva ai nostri microfoni:
“Sono stato incaricato ad operare da intermediario nell’operazione. Posso confermare che Tamima Shoes, gruppo leader nel settore delle calzature negli Emirati Arabi e a Dubai, è disponibilissimo ad investire. I contatti sono ben avviati, legali e commercialisti verificheranno la documentazione del caso verificando che tutto sia regolare, assicurando un forte investimento attraverso un programma quinquennale per riportare il Catania dove merita. C’è anche l’interesse ad acquisire il centro sportivo Torre del Grifo Village. Tamima è sostenuto da un importante gruppo industriale del Nord Italia: due imprese calzaturiere ed un’impresa di metallurgia. Questo canale arabo si è aperto tramite un industriale lombardo delle calzature che ha interessi nei Paesi arabi. Se andrà in porto l’operazione, l’allenatore sarà Luca Lugnan – ex calciatore del Catania – con Claudio Ferrarese alla direzione sportiva. Siamo già al lavoro per completare lo staff composto da gente professionale e qualificata. Se si parte, si parte ex novo, con una mentalità diversa. Ferrarese ha già avuto contatti con calciatori disposti anche ad una riduzione dell’ingaggio pur di venire in una piazza come Catania, che è stata uccisa e deve essere rilanciata”.
“Serie D o Eccellenza? Al di là della categoria di militanza, l’investimento sarà programmato nel tempo. Siamo anche disponibili a valutare un eventuale discorso di azionariato con la collaborazione della gente del posto, vogliamo che i tifosi tornino numerosi allo stadio attraverso un coinvolgimento significativo delle famiglie, perchè il pubblico catanese ha un potenziale enorme, testimoniato dalla storia dei colori rossazzurri. Catania deve diventare una vera azienda. Potrebbe entrare nell’eventuale azionariato della nuova società un importante istituto bancario. Siamo aperti anche a collaborazioni con altri sponsor ed imprenditori, locali e non. In ogni caso le quote di maggioranza sarebbero del gruppo Tamima. Presenteremo sicuramente una manifestazione d’interesse, desideriamo essere contattati dagli amministratori comunali per approfondire ogni tipologia di discorso. Nei prossimi giorni dirameremo un comunicato stampa”.
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