Un industriale del Nord Italia che fa capo ad un marchio in espansione con diversi negozi in giro per l’Italia ha dato la propria disponibilità ad avviare un’eventuale manifestazione d’interesse. Ve ne abbiamo parlato giovedì. Ebbene, a proposito dell’indiscrezione raccolta, possiamo anticiparvi che Luca Lugnan è stato contattato da un agente sondando la sua disponibilità a ricoprire il ruolo di tecnico del Catania nel caso in cui si concretizzasse l’operazione.
Lugnan allena da 16 anni, mastica calcio 24 ore su 24 ed è allenatore professionista Uefa A dal 2016. La gavetta non gli manca, avendo acquisito esperienza anche in Serie D ed Eccellenza proponendo le sue squadre un calcio fatto di idee, contenuti e aggressività. Fame e motivazioni alla base di tutto. L’ex attaccante del Catania in rossazzurro ha totalizzato 53 presenze e 11 gol conquistando la promozione in C1 nel ’99 con mister Piero Cucchi e Grazia Codiglione alla presidenza. Si è fatto apprezzare in special modo per carisma, grinta, attaccamento alla maglia e voglia di lottare su ogni pallone capace di trasmetterla ai compagni. Autentico guerriero di quel Catania che concluse la stagione in vetta alla classifica, ha sempre avuto il sogno nel cassetto di tornare alle pendici dell’Etna per allenare il tanto amato Catania. E’ intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com rilasciando alcune dichiarazioni:
“So che un imprenditore avrebbe dato l’ok a procedere perchè molto interessato ad intraprendere un eventuale discorso per l’acquisizione del Catania se ci sarà la vicinanza di imprenditori locali o qualcuno che, assieme a lui, possa sostenere un budget all’altezza per ambire alla vittoria del campionato. Ovviamente se ci fosse davvero la possibilità, io a Catania verrei a piedi sia in caso di Serie D che di Eccellenza, ma in presenza di garanzie sul progetto economico e tecnico. Non voglio di certo essere ‘usato’ per il semplice fatto che sono voluto bene dai catanesi e basta. Faccio l’allenatore da 16 anni ormai e se vengo a Catania è per disputare un campionato a vincere, come ho fatto da giocatore. Avendo in organico calciatori sanguigni e ‘militari’, che sposino la mia filosofia di calcio, atta a comandare il gioco. Un calcio verticale, corto, aggressivo, una squadra ‘maschia’”.
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