Voltare pagina. Una necessità più che una volontà al momento, a pochi giorni dal verdetto del Tribunale che ha sancito lo stop definitivo del Calcio Catania e di fatto la sua deposizione. Sarà necessario assorbire nel tempo quanto è accaduto e come detto nei giorni scorsi maturare delle risposte (e anche consapevolezze) su ciò che è successo.
Voltare pagina. Questo è ciò che ci insegna a fare lo sport, questo è ciò che oggi fa l’ormai ex tecnico rossazzurro Francesco Baldini, che ha colto l’opportunità di accasarsi al Vicenza a pochi giorni dal dramma vissuto in Sicilia. Opportunità che il tecnico ha meritato sul campo, mostrando di avere argomenti di natura personale e professionale per svolgere a buoni livelli il proprio lavoro. I risultati, si dice, sono il migliore biglietto da visita per tutti, e Baldini non sfugge alla regola. L’allenatore ha guidato una squadra tecnicamente valida per competere per l’obiettivo salvezza in Serie C, anche se la dirigenza della SIGI aveva alzato l’asticella oltremisura, in un contesto di confusione e disagio crescente col passare dei mesi. Eppure non ha mancato di offrire una spalla e una guida ai suoi ragazzi, tenendoli concentrati solo sulle vicende del campo, a fronte di una situazione societaria imbarazzante.
Voltare pagina, uno dei concetti base del lavoro di Baldini. Voltare pagina e tenere duro, osservare la situazione senza guardare troppo in là, concentrandosi sul presente e sul prossimo futuro, non lasciando in questo caso, però, nulla al caso.
I principi applicati al calcio, adesso vanno utilizzati anche alle vicende extracampo: mai più approssimazione, mai più speranze che guardano oltre al mondo delle cose possibili, basta spazio a personalità inserite in un contesto fuori dalle proprie competenze, basta fiducia concessa in maniera bonaria.
Il prezzo che si è pagato è stato troppo alto.