Ieri Benedetto Mancini ha incontrato in serata i curatori fallimentari ed il notaio Grasso presso lo studio notarile di Giarre. Lo ha fatto con un giorno di ritardo rispetto alla convocazione prevista dalla Curatela ed un assegno a garanzia da 200mila euro, portando con sè la documentazione al vaglio del Tribunale. Da quel che trapela non sembra essere stata coperta l’intera cifra a saldo dell’acquisizione del ramo calcistico aziendale (375mila euro).
La Curatela si è nuovamente riunita in mattinata con il Giudice Delegato riferendo per le determinazioni di competenza. Si attende, pertanto, un comunicato ufficiale nelle prossime ore dal Palazzo di Giustizia, chiamato a decidere se far decadere la posizione di Benedetto Mancini, dare una nuova chance all’imprenditore romano, oppure determinare l’interruzione o l’estensione della durata dell’esercizio provvisorio. Squadra e tifosi attendono con ansia il responso. Qualora dovesse decadere l’offerente, la somma di 125mila euro già versata a titolo di cauzione sarebbe trattenuta dai curatori. A quel punto non sarebbe da escludere l’ipotesi di un ricorso al Tribunale Civile per un risarcimento del maggior danno, come previsto nel bando di cessione del ramo.
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