La scomparsa del Calcio Catania a pochissime giornate dal termine del torneo non ha soltanto posto fine ad una tradizione sportiva lunga tre quarti di secolo, ma anche gettato ulteriori ombre sulle istituzioni calcistiche nazionali, sui meccanismi di controllo e sui requisiti richiesti per evitare il ripetersi di analoghe situazioni. A farne le spese la città di Catania, colpita con effetti disastrosi e traumatici anche per l’immagine stessa del calcio italiano.
Tra sogni premonitori (come quelli del tecnico del Potenza Pasquale Arleo), commenti ed analisi molto più serie e critiche, in tanti hanno rivolto un pensiero sul “caso Catania”. Neanche le tifoserie organizzate sono rimaste indifferenti dinnanzi alla perdita di una parte della storia calcistica italiana, con tantissimi messaggi di solidarietà anche ad opera di compagini rivali. Napoli, Trapani, Bari, Taranto, Foggia, Cagliari, Fidelis Andria, Avellino e Palermo sono soltanto alcune delle realtà che hanno mostrato vicinanza e dispiacere per come si sia conclusa l’avventura calcistica ai piedi dell’Etna, auspicando però il desiderio di rivedere, nel più breve tempo possibile, l’Elefante nuovamente in alto. Ritrovandosi tutti ancora una volta sul rettangolo verde per nuove “battaglie” sportive.
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