Quelli che stiamo vivendo in questo momento sono giorni, ore e minuti di trepidante e snervante attesa per capire ciò che potrà essere il nuovo Catania. Rispetto agli anni e mesi passati, dove il silenzio e l’immobilismo l’hanno fatta da padrona, l’amministrazione comunale per forza di cose svolgerà un ruolo chiave e centrale nel progetto di rilancio del calcio catanese, avendo il compito di redigere la procedura volta a valutare le manifestazioni d’interesse, testare la solidità ed affidabilità delle stesse e garantire così, attraverso un’azione attiva di vigilanza, la nascita di un piano di risalita nel panorama sportivo italiano serio, ambizioso e consistente.
La richiesta avanzata alla FIGC di poter iscrivere il nuovo Catania direttamente in Serie D (si attende solamente il responso della Federazione) è soltanto il primo passo di quel processo di ricostruzione che, nel più breve tempo possibile, dovrà riportare questa città nuovamente nel calcio che conta. L’amministrazione cittadina dovrà adoperarsi per stilare un bando che possa attrarre quanti più investitori possibili ma che al contempo riesca anche a fornire un’adeguata scrematura, evitando che soggetti poco affidabili o artefici della scomparsa di 75 anni di storia possano nuovamente avvicinarsi all’Elefante.
In questo momento tutti quanti, dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi all’assessore allo sport Sergio Parisi, stanno studiando alacremente i bandi di gara proposti in altre realtà (soprattutto Palermo, Bari, Trapani e Novara), cercando di capire quali aspetti possano essere replicati anche alle falde dell’Etna nel tentativo di consegnare le chiavi del nuovo titolo sportivo alla proprietà più forte, competente ed affidabile possibile. Altro aspetto da non sottovalutare, e che potrebbe invogliare ed attrarre ulteriormente i possibili investitori, è la questione del restyling del “Massimino”, visto che l’impianto di Piazza Spedini avrebbe assoluta necessità di un ammodernamento e ringiovanimento.
Il progetto di riqualificazione dello stadio è stato messo in preventivo già da diverso tempo e lo stesso sindaco Pogliese, ai tempi della trattativa con Joe Tacopina, aveva preannunciato l’imminente inizio dei lavori. Purtroppo da più di un anno si attende ancora il completamente dell’iter burocratico ma, stuzzicato su tale questione, l’assessore Sergio Parisi ha ribadito come nelle prossime settimane anche l’ultimo step dovrebbe essere completato, in modo tale da incominciare il prima possibile (si spera già da questa estate) l’avvio dei lavori.
Il Comune sarà chiamato a svolgere un ruolo preponderante sulle sorti del Catania Calcio, stabilendone e determinandone potenzialità economiche, progettualità ed obiettivi futuri attraverso la scelta della nuova proprietà e migliorandone anche la “casa domenicale”, tramite un percorso di ammodernamento che renderà il “Cibali” molto più confortevole, sicuro ed in perfetta sinergia con i sogni e le aspettative della tifoseria catanese.