AVV. CARBONE: “Quasi certi i presupposti per partecipare alla D. Torre del Grifo deve continuare ad essere la casa del calcio a Catania”

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L’avvocato Fabrizio Carbone, da sempre vicino alle vicende del club etneo, è intervenuto nel corso del programma ‘Cartellino Verde’, su Cusano Italia Tv. Sguardo rivolto verso i passaggi che hanno portato alla cessazione dell’esercizio provvisorio e, soprattutto, all’immediato futuro per il calcio a Catania. Che può e deve ripartire.

“Per i tifosi è stata una tragedia sportiva che sembrava inelluttabile ma si confidava nella possibilità di concludere quantomeno la stagione mancando tre gare in casa e una a Palermo, trasferta non difficile da raggiungere. Tifosi che hanno dato un contributo concreto perchè la Sigi, che ha sancito il fallimento non ricapitalizzando, per poter consentire l’iscrizione ad inizio stagione aveva chiesto un aiuto economico ai tifosi, i quali hanno sborsato di tasca propria 200mila euro. Anche alla luce di questa manifestazione di affetto e passione si sperava di portare a termine un campionato che vedeva il Catania a ridosso dei playoff, evitando di patire l’umiliazione dell’estromissione. Non è stato possibile perchè il Tribunale di Catania con un gesto disperato aveva chiesto alla Lega Pro di poter dare un contributo economico ma il Presidente Ghirelli, NOIF alla mano, ha risposto che non poteva concederlo ad una sola società perchè questi contributi sono possibili solo quando i beneficiari sono il compendio delle squadre di Lega Pro, altrimenti si sarebbe creato un conflitto d’interessi. Ciononostante erano arrivate delle disponibilità per pagare 50mila euro da parte di sponsor privati catanesi ma il Tribunale ritengo non abbia potuto completare l’esercizio provvisorio per una ragione giuridica legata alla probabilità che nessuno avrebbe manifestato interesse per un ulteriore bando. Tecnicamente l’esercizio provvisorio può essere prolungato se ci sono delle somme, ma deve essere finalizzato alla cessione del ramo caratteristico altrimenti si crea un debito che si copre magari con le donazioni, ma è un debito fine a se stesso. Giuridicamente veniva a mancare la ratio legis della prosecuzione dell’attività agonistica”.       

“La ripartenza del Catania? Bisogna ottenere l’affiliazione di un nuovo soggetto giuridico che rappresenti la storia di Catania attraverso l’iscrizione in sovrannumero o nei ranghi normali qualora vi fosse un posto disponibile. Solitamente il posto c’è perchè purtroppo non mancano quasi mai le squadre che non riescono ad iscriversi al campionato. I presupposti per partecipare alla D ci sono quasi certamente. Il Comune ha già avviato dei colloqui con la FIGC, avendo inviando una lettera d’intenti alla Federazione per tramite del responsabile della Figc regionale nella quale chiede di valutare l’iscrizione in Serie D. Nel momento in cui si sarà un feedback positivo – siamo convinti ragionevolmente che sarà così per bacino d’utenza, piazza e blasone – il Comune indirà un bando comparativo per le diverse – ci auguriamo – ipotesi di imprenditori locali e non solo, valutando le proposte in termini di disponibilità economica, progettualità e prospettive. E’ evidente che servirà un progetto forte per cercare di tornare nel calcio professionistico al più presto“.   

“Stadio e centro sportivo? Per quanto riguarda la disponibilità dello stadio, l’amministrazione comunale ha già preannunciato dei lavori con fondi europei per la riqualificazione dello stadio ed è quasi in fase di gara l’approvazione dei lavori, bisognerà individuare l’azienda che dovrà svolgerli in concreto. Torre del Grifo invece appartiene al fallimento ma è di proprietà del Credito Sportivo, quindi non può essere oggetto d’inserimento in nessun bando, ma è evidente che il Credito Sportivo potrò discutere con la nuova società che dovesse rappresentare Catania nel panorama calcistico. Magari all’inizio con la locazione delle strutture sportive per consentire gli allenamenti. Nella prosecuzione del progetto, conquistando la C ed in prospettiva B, con maggior introiti e incassi il centro potrebbe essere trasferito alla nuova proprietà. Torre del Grifo esiste nel territorio catanese, è stato la casa del Catania e dovrà continuare ad essere la casa del calcio a Catania“.

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