Domenica pomeriggio (ore 17:30) allo stadio “Alfredo Viviani” il Catania affronterà il Potenza. La gara contro i rossoblu potrebbe essere l’occasione giusta per continuare a macinare punti importanti in chiave playoff, ma attenzione a non sottovalutare un avversario che, specialmente nelle ultime settimane, sta giocando con il coltello tra i denti nel disperato tentativo di abbandonare i bassifondi della classifica.
Dal punto di vista storico il club lucano, fondato nel 1920, può vantare cinque partecipazioni consecutive al campionato di Serie B (dal ‘63/64 al ‘67/68) ed una trentina di apparizioni in terza serie. Purtroppo, come spesso accaduto a tante realtà calcistiche meridionali, anche la compagine potentina ha vissuto l’onta del fallimento, dovendo ricostituire una nuova società per ben cinque volte tra gli anni ‘90 e il 2012. Ripartiti dall’Eccellenza nel 2013, i rossoblu sono ritornati in Serie C grazie alla vittoria del Girone H nella Serie D ‘17/18. Da lì in poi il club del presidente Caiata ha provato a riscrivere pagine importanti per il mondo lucano, sfiorando per due anni consecutivi la promozione in cadetteria grazie ad un calcio molto dinamico e propositivo proposto da mister Raffaele, che è valso rispettivamente un quinto ed un quarto posto in classifica ma fermandosi sempre ai quarti di finale nei successivi playoff. L’anno scorso invece il percorso di rinnovamento non ha prodotto i risultati sperati, con i leoni potentini che hanno agguantato la matematica salvezza soltanto a poche giornate dalla conclusione del torneo.
Le difficoltà incontrate nella passata stagione si sono acuite nel corso di questo campionato, visto che i rossoblu non sono mai riusciti ad abbandonare la zona playout, nonostante in queste ultime gare stiano provando ad invertire il trend. Per il momento i leoni occupano il 17esimo posto in coabitazione con la Paganese a quattro lunghezze di distanza da Messina e Taranto (ma i pugliesi devono recuperare altre due gare) e con tre punti di vantaggio sulla Fidelis Andria, penultima in classifica. Nel corso della stagione la società ha deciso di chiamare in causa addirittura tre tecnici: iniziando il torneo con Fabio Gallo (esonerato lo scorso 21 Ottobre dopo aver totalizzato una media punti di 0,7), virando poi su Bruno Trocini (sollevato dall’incarico lo scorso 24 Gennaio con una media di 0,73) e puntando adesso su Pasquale Arleo, finora il migliore dei tre avendo racimolato 17 punti in 13 giornate (media di 1,31).
Sul piano tecnico-tattico l’ex Allenatore del Picerno ha cambiato spesso il proprio modulo, alternando sia la difesa a tre che quella a quattro e spaziando quindi tra il 3-5-2, il 4-3-3 ed il 4-2-3-1. La mancanza di punti di riferimento ha reso il Potenza una squadra molto più imprevedibile, compatta ed equilibrata, visto che i potentini nelle ultime 10 giornate hanno perso soltanto in due occasioni (contro Messina e Monopoli). Sotto il profilo tecnico, è stata mantenuta un’ossatura di base interessante (Marcone, Ricci, Sandri, Coccia, Romero, Salvemini, Costa Ferreira, Zenuni, Matino e Guaita). Durante il mercato di Gennaio il presidente Caiata ha ingaggiato tanti profili utili e funzionali quali: Burzio, Bucolo (ex Catania), Dkidak, Sueva e soprattutto Luigi Cuppone, capocannoniere e vero trascinatore di questa squadra con 7 reti e 2 assist siglati in 11 gare.
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