Riportiamo un estratto dell’intervento dell’ex arbitro Angelo Pellicanò a ‘Salastampa’, su TeleOne, canale 19, a proposito delle vicissitudini societarie del Calcio Catania dopo che anche la seconda asta è andata deserta. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“Molte altre società di calcio sono fallite in questi anni, abbiamo dei precedenti abbastanza importanti come Napoli, Fiorentina, Bari. In un momento storico difficilissimo per il mondo, di profonda crisi per Catania, la società di calcio è lo specchio di una città dove la squadra va verso non sappiamo cosa, ma speriamo che possa essere recuperata. Non vedo l’intervento di nessuno, pur essendoci un Presidente della Regione catanese che potrebbe intervenire, un sindaco non in carica ma che è sempre stato un grande tifoso del Catania e c’è chi lo sostituisce e potrebbe dire la sua. C’è un mondo politico e imprenditoriale che potrebbe dire la propria, invece registriamo il silenzio più assoluto. C’è un senso di cupio dissolvi, l’indifferenza più assoluta”.
“Questa squadra va sul campo e gioca 90 minuti in maniera assoluta, continua ad impegnarsi nonostante tutto. Giocatori, Direttore Sportivo e allenatore stanno sul pezzo. In altre condizioni questo Catania poteva lottare per andare in B se non addirittura essere davanti al Bari. Rischio esclusione dal campionato? La Lega dovrebbe garantire la regolarità del campionato, a questo punto il torneo non si può rivoluzionare completamente togliendo punti a chi ha vinto e pareggiato col Catania, inoltre i giocatori si svincolerebbero in questa fase della stagione in cui ci avviciniamo ai playoff. I tifosi? Allo stadio è presente lo zoccolo duro che tifa, va in trasferta, parliamo di una fascia di popolazione che non è quella più abbiente di questa città. Sarebbe auspicabile che allo stadio si vedessero 10mila tifosi, dando testimonianza di presenza”.
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