Nei giorni scorsi si è espresso sulla decisione di Maurizio Pellegrino di dimettersi. Adesso Fabio Pagliara, Presidente della Fondazione Sportcity, parla ai microfoni di newsicilia.it dopo le vicende relative a Benedetto Mancini, nell’attesa che l’imprenditore romano firmi il rogito notarile:
“Cosa mi convince di più in questa nuova gestione e cosa di meno? Lo dico senza polemica, per adesso non mi può convincere nulla, intanto perché il tutto è cominciato da pochi giorni, inoltre, non avendo ascoltato con la dovuta attenzione le varie dichiarazioni, ancora non saprei cogliere, in questo momento, lo spunto vero di tutta la vicenda. Occorrerà da parte mia studiarne i contenuti per comprendere qual è il vero progetto, quale sarà la governance, quali sono concretamente le idee a supporto dello stesso. Di conseguenza, non mi sento di dire, oggi, quali sono gli aspetti positivi e quelli negativi, in questo momento bisogna essere molto cauti perché gli impegni sono tanti e, mi ripeto, occorre capire bene, e con grande attenzione, i contenuti del progetto, ma non solo a parole. Difatti, lo stesso deve essere suffragato da un piano industriale e da una governance che lo porti avanti con fatti concreti. Attendiamo, quindi, che venga spiegato bene il tutto, dalla sostenibilità economica alle persone che lo porteranno avanti, dopo sarò in grado di potere esprimere un piccolo giudizio, più che altro per capire se il nostro amato Catania potrà vivere di un periodo tranquillo dove si possa parlare solo di calcio, e non del miracolo di una iscrizione che dovrebbe essere la prassi”.
“Se mi offrissero un incarico di prestigio nel FC Catania 1946? Onestamente mi piace il lavoro che sto facendo a Roma anche se ho sempre detto che Catania è Catania. Io amo la mia città e sarebbe un onore fare qualcosa di buono per lei nell’ambio sportivo, ma in questo momento non mi sentirei di accettare qualcosa che non capisco e non conosco cosa ci sia alle spalle. Solitamente sposo un progetto a cui credo, ma come già detto non sono certo dei contenuti e, giustamente, non mi è stato mai detto niente a riguardo perché ognuno ha la propria governance che lo porterà avanti. Oggi dobbiamo solo tifare Catania e vigilare sul fatto che ci sia una situazione seria, e io non credo che in questo momento della mia vita possa avere ruoli nel Calcio Catania”.
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