ORGOGLIO E SPERANZA: il Catania risponde sul campo, aspettando il giorno del giudizio

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Orgoglio, generosità, dignità, senso d’appartenenza e voglia spasmodica di giocare per dare un calcio ad un pallone. Non spegnete il sogno di questi ragazzi di continuare la stagione. E’ l’appello che lanciamo affinchè gli organi competenti trovino una soluzione per non porre fine al campionato di un gruppo che ha sempre onorato la maglia, creando un legame fortissimo con la sua gente.

Al netto delle difficoltà, degli stipendi non pagati e delle continue mazzate ricevute, ha ragione mister Baldini quando dice di avere in rosa uomini prima che calciatori. Il Catania ha dato l’ennesima dimostrazione che non si piega di fronte alle avversità e reagisce. Lo fa con senso del dovere, passione e spirito di sacrificio. Una squadra che sul rettangolo verde dimentica tutto quel che accade all’esterno, riuscendo ad isolarsi, spinta dal desiderio di divertirsi e fare divertire i tifosi nell’arco dei 90′. Sabato, durante la gara col Monterosi, si è percepita proprio questa volontà. Allontanando i problemi, giocando a testa alta. Potrebbe essere stata l’ultima partita della stagione, i giocatori l’hanno interpretata con il massimo impegno ed una concentrazione forse mai così elevata. Peccato solo per l’episodio del calcio di rigore concesso ai laziali, per il resto il Catania ha dominato l’incontro e, anzi, i tre gol inflitti potevano essere molti di più se consideriamo la mole di gioco costruita e le numerose occasioni prodotte.

Russotto è tornato al gol dedicandolo alla moglie per la seconda volta in dolce attesa, dedica speciale anche per Russini (ai nipotini) che ha sbloccato il risultato con un calcio di punizione magistrale. Anche la firma del catanese doc Kevin Biondi, che conferma di attraversare un grande momento sul piano personale eseguendo fedelmente i compiti assegnati dall’allenatore. Partita quasi perfettaBravi tutti, dalla difesa al reparto avanzato. Nessun calciatore rossazzurro è meritevole della sufficienza dopo la convincente prova collettiva fornita contro un avversario che faceva i conti con varie defezioni ma reduce da una serie di risultati importanti. Poi, al triplice fischio, applausi scroscianti, sinceri e meritati per la comitiva rossazzurra come forma di ringraziamento per la capacità di superare egregiamente l’ennesimo ostacolo.

E domani, lunedì 7 marzo, ce ne sarà un altro da superare. In questo caso, però, i calciatori non potranno fare assolutamente nulla. Se non sperare che i curatori fallimentari ed il Tribunale etneo trovino una soluzione per tenere accesa la luce, visto che scadrà l’esercizio provvisorio. Evitando l’esclusione dal campionato che non darebbe giustizia allo sforzo incredibile profuso dai ragazzi in questa stagione. Aspettiamo. Dallo spiccato orgoglio emerso sabato alla speranza che lunedì, giorno del giudizio, arrivino notizie positive. Non è finita finchè non è finita.

===>>> UFFICIALE: il Tribunale concede altri dieci giorni di esercizio provvisorio

 

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