Nuovo appuntamento con la rubrica del ‘Quotidiano di Sicilia’, Contropiede QdS. Nella nuova puntata è intervenuto l’ex difensore del Catania Lorenzo Stovini, rossazzurro dal 2006 al 2009. Focus sul Catania di oggi ed il ricordo dell’esperiena vissuta alle pendici dell’Etna, in Serie A. Ecco quanto evidenziato:
“C’è un grandissimo applauso da fare ai ragazzi perchè stanno facendo qualcosa di straordinario in un momento delicato. Speriamo che il Catania possa uscire da questa nebbia che c’è ormai da qualche anno. Sembrano frasi fatte ma la realtà è questa. Nella squadra c’è attaccamento alla maglia, voglia di far bene, di fregarsene di tutto pur essendoci mille problematiche. I giocatori stanno onorando la maglia dando il massimo in ogni partita. Non avrei mai pensato al fallimento del Catania. Succedono queste cose, anche se non dovrebbero accadere. Ho vissuto tre anni veramente importanti e ad alti livelli a Catania, quando senti queste notizie dispiace. Ogni giorno è un’agonia se non arrivano decisioni chiare e pulite. C’è solamente da attaccarsi ad una squadra che sta dando tutto”.
“Ai miei tempi la società era sana, eravamo sulla bocca di tutti, andavamo bene. Furono per me tre anni importanti, emozionanti in tutti i sensi. Ricordo annate difficili ma raccogliendo soddisfazioni enormi, anche in situazioni non proprio normali come quando giocammo per sei mesi fuori casa ma finì bene. Non è facile mantenere la categoria in certe condizioni. L’unico momento brutto probabilmente fu quando andai via. Forse non c’era l’interesse della società a tenermi. Mi fecero un’offerta, l’ho rifiutata. Pensavo che il mio tempo fosse finito, quello che doveva essere è stato. Non ci siamo trovati d’accordo con la società. Abbiamo avuto discorsi pesanti allora con il Direttore. Io ho sempre parlato in faccia, quando mi sono sentito messo da parte ho detto che forse era il momento di cambiare. L’ultima volta che sono tornato a Catania lo feci per il matrimonio di Biagianti, ma ho instaurato un buon rapporto con tutti. Aneddoti ce ne sono tanti, tutti belli. La partita decisiva col Chievo, con la Roma l’anno successivo. Ce ne sono stati tanti di momenti importanti, penso anche alla vittoria di Palermo per 4-0“.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***