Con l’ufficialità del rinvio della sfida tra Catania e Taranto, posticipata al prossimo 13 Aprile ore 18:00, l’Elefante chiude il mese di Marzo con il successo ai danni dell’Avellino nel recupero della ventinovesima giornata. L’interrogativo principale da porsi in questi casi è se non disputare il prossimo impegno possa rappresentare un vantaggio o uno svantaggio.
Partiamo innanzitutto dalla considerazioni positive: a seguito del rinvio il Catania riabbraccerà due elementi importanti come Greco e Moro. Convocati dal CT della Nazionale Under 20 per gli impegni con Germania e Norvegia nel “Torneo 8 Nazioni”, infatti, dopo aver saltato la trasferta del “Partenio” non sarebbero stati disponibili neppure contro i pugliesi. Il posticipo della sfida consentirà ad entrambi, salvo imprevisti, di tornare a completa disposizione per tutti e cinque gli impegni finali della regular season. Pur considerando che ad Avellino i loro sostituti naturali, Sipos e Simonetti, non li hanno fatti assolutamente rimpiangere, riavere a disposizione Greco e Moro non può che innalzare ulteriormente il tasso tecnico e le potenzialità offensive del Catania. Inoltre le due trasferte consecutive di Foggia ed Avellino hanno sicuramente tolto tante energie sia a livello fisico che mentale, pertanto la squadra di Baldini avrebbe potuto accusare un po’ di stanchezza. In tal senso il rinvio della sfida consentirà un corposo recupero psicofisico.
Rinviare la partita presenta però anche degli svantaggi. Se si fosse giocata regolarmente, i pugliesi infatti sarebbero scesi in campo con una formazione molto rimaneggiata e priva di tanti elementi importanti, rendendo (almeno sulla carta) più semplice per il Catania il compito di conquistare i tre punti. Dal lato motivazionale, il centrocampista etneo Riccardo Cataldi, ai microfoni di ‘Corner’ ha ammesso che avrebbe preferito giocarla “perché la vittoria di Avellino ci ha dato tanta autostima e carica…poi scendere in campo tra le mura amiche ti dà sempre una motivazione in più mentre adesso torneremo a giocare in casa tra una ventina di giorni”. Dalle parole del regista rossazzurro emerge dunque tutto l’ardore e la carica agonistica dettate dall’importante successo di Avellino che avrebbero potuto sopperire alla mancanza di forze causata dai tanti impegni ravvicinati.
Infine il posticipo della gara è stato inserito poco prima dell’attesissimo confronto con il Palermo, con gli etnei che avranno soltanto tre giorni per preparare la sfida del “Barbera”. Non mancano, dunque, i pro e contro legati alla decisione del rinvio. Alla fine sarà il rettangolo verde, unico giudice supremo, a stabilire se sia stato effettivamente un bene o un male per il Catania.
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