L’avvocato Lorenzo Pucci, tifoso ed opinionista, ai microfoni della trasmissione ‘Calcionate – I Commenti in Casa RossAzzurra’ su Globus Television si sofferma sulla recente vittoria del Catania contro il Monterosi ma, soprattutto, sulla situazione societaria del Catania. Ecco quanto ripreso da TuttoCalcioCatania.com:
“E’ stato piacevole constatare come, a differenza delle altre volte, la squadra non ha risentito dello scossone giudiziario dando una risposta sul campo. Fondamentale è stata la richiesta del tecnico alla squadra di giocare come se quella col Monterosi fosse l’ultima partita della storia del Catania. Penso che questo abbia creato uno stimolo emozionale decisivo. Non ho mai ritenuto in discussione il risultato della partita, sapevo che il Catania avrebbe vinto. Sul piano tecnico, questa squadra non dovrebbe guardarsi le spalle perchè penso non ci sia paragone rispetto alle altre compagini. Anche a livello di gioco forse insieme alla Turris il Catania è una delle migliori squadre del campionato. Non ricordo un avversario che ha messo sotto il Catania, se non le formazioni più rognose e chiuse dietro, che non facevano giocare il Catania intasando il gioco”.
“Spero che per il Catania il domani sia certo. Mancini credo che abbia fatto fin troppo l’imprenditore, confessando in una tv locale di avere lasciato che andasse deserta la prima asta in quanto era sicuro che ve ne fosse stata una seconda, con una differenza evidente per quanto riguarda il prezzo base. La mancata partecipazione alla seconda asta è avvolta nel mistero, perchè Mancini ha parlato di un errore nell’invio della PEC. Per partecipare ad un’asta giudiziaria la procedura è particolarmente complessa perchè prima bisogna inserire telematicamente l’istanza corredata dai documenti richiesti dal bando nel portale delle aste giudiziarie. Bisogna essere in possesso di un kit di firma digitale, una volta compilata l’istanza e allegati i documenti richiesti dal bando si genera la prima parte dell’offerta. Una volta che il sistema recepisce l’offerta firmata anche digitalmente, il sistema stesso genera una ricevuta che, scaricata dal destinario, deve essere a suo volta inviata tramite PEC ad un indirizzo di posta elettronica certificata del Ministero della Giustizia. Gli avvocati a cui Mancini si è avvalso sono troppo preparati, non penso potessero fare un errore del genere. Impossibile. Il bonifico, inoltre, è stato effettuato tardi. Essendo di natura internazionale i tempi di accredito si allungano quindi era normale che non arrivasse in tempo”.
“Torre del Grifo fuori dal bando? In primis vanno fatte valere le ragioni creditorie. Parlando di una struttura che potrebbe avere una valutazione di 20 milioni di euro con un mutuo non pagato, inserendola avrebbe gravato di ulteriori costi la procedura d’asta, oltretutto il Catania è un club militante in Serie C. Quello che ci si chiede è perchè nessun imprenditore di rilievo si è avvicinato. Gli imprenditori catanesi di gran successo ci sono ma non ricordo nell’ultimo decennio chi di questi si è avvicinato al calcio. La gestione del Catania è impegnativa, prendendo il Catania sei condannato a vincere. Non puoi accontentarti di salvare il titolo sportivo. Devi sostenere il costo del ramo d’azienda, dei debiti sportivi, della continuità sportiva fino al termine della stagione, della fideiussione per l’iscrizione al nuovo campionato”.
“La Curatela deve liquidare il patrimonio del ramo d’azienda. A parte Mancini non si è fatto avanti nessuno, lui conta proprio su questo. Ha rischiato, perchè se qualcun altro avesse partecipato all’asta il Catania sarebbe già stato aggiudicato, invece lui ha giocato bene le sue carte non essendoci altri concorrenti. E’ stato un abile parlatore, ma è anche vero che con il Tribunale non si può scherzare. Anche per quanto concerne il capitale sociale, il Tribunale aveva disposto un ammontare di 500mila euro per partecipare, lui ha asserito di averlo costituito secondo il minimo consentito dalla legge”.
“I curatori, unici veri garanti del Calcio Catania, hanno stimato un costo di esercizio mensile per il Catania che si aggirava sui 300mila euro, adesso forse un pò meno dopo il calciomercato ma immagino che si potrebbe arrivare sui 250mila euro al mese. Vale la pena ricordare che l’esercizio provvisorio non può essere gravato di un euro, impensabile creare ulteriori debiti. Il botteghino in questo momento è l’unica fonte di guadagno”.
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