L’esplosione di un giovane talento come Freddi Greco ha senza alcun dubbio oscurato tutti gli altri interpreti del reparto mediano, visto che l’italo-malgascio coniuga su di sé tre aspetti fondamentali per un calciatore: prestanza fisica, duttilità ed intensità. Se l’ex Roma Primavera è il diamante splendente del centrocampo etneo, in questa stagione anche Giacomo Rosaia sta brillando di luce propria. Il lavoro svolto dal numero 8 è ovviamente diverso e meno appariscente rispetto a quello apportato dal classe ‘01, ma non per questo meno prezioso o importante.
Contro la Paganese l’assenza dell’ex Cesena si è fatta sentire anche più del previsto, con l’Elefante che non è riuscito a creare la solita diga in mezzo al campo, concedendo troppi spazi al centrocampo ospite ed andando spesso in difficoltà pure sulle ripartenze avversarie. Nelle 27 sfide finora disputate dal classe ‘93, il mediano ventottenne ha dimostrato di essere un punto fermo di questa squadra, un vero leader infaticabile, capace di abbinare quantità, corsa, sostanza e resistenza. Giacomo Rosaia è quella mezzala di rottura fondamentale sia nella fase d’interdizione che in proiezione offensiva, recuperando la sfera e provando anche a colpire gli avversari con i suoi inserimenti senza palla, come accaduto ad esempio durante la trasferta di Campobasso dove, il suo primo centro con la maglia rossazzurra, ha aperto le danze nel pirotecnico 4-4 del “Romagnoli”.
La grandissima stagione del calciatore toscano è stata sottolineata dallo stesso tecnico etneo che, alcune settimane addietro, lo ha definito “pronto anche per categorie superiori”. Dopo la non esaltante annata ‘20/21, per Giacomo Rosaia è dunque arrivato il momento della rivincita e del riscatto personale, con il nativo di Massa che sta prendendo per mano la squadra attraverso il suo incredibile lavoro oscuro, diventando un perno imprescindibile.
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