PELLICANO’ (ex arbitro): “Situazione Catania surreale. E se intervenisse un fondo d’investimento?”

0
4102

Riportiamo un estratto dell’intervento dell’ex arbitro Angelo Pellicanò (da tempo professionista nella gestione manageriale della Sanità) a ‘Salastampa’, su TeleOne, canale 19, a proposito della situazione venutasi a creare attorno al Calcio Catania:

“E’ un momento triste per lo sport catanese e la situazione del Catania è surreale. Il calcio italiano attraversa un momento di grande difficoltà, anche in Serie A e B. La crisi è profonda, aggravata dalla pandemia che non ha consentito al pubblico di andare allo stadio e ha fatto sì che soprattuto le nuove generazioni si allontanassero dal gioco del calcio. Quanto successo a Catania s’inserisce in questo contesto ed assume dei toni abbastanza malinconici perchè la squadra, sul campo, in altre condizioni ambientali e societarie avrebbe potuto fare molto, dal mio punto di vista lottando certamente per andare in Serie B attraverso i playoff. Assistiamo alla decadenza dello sport e della città che vive questa sorta di cupio dissolvi in una maniera del tutto indifferente e disinteressata. Negli ultimi mesi ho notato che la passione rispetto alla squadra, soprattutto in determinati settori, si sia alquanto attenuata, non vedo più quella capacità di reazione rispetto a quel che accade di quella fascia di tifosi che prima aveva sposato il Catania con assoluta dedizione“. 

“Gli imprenditori della Sigi che si erano cimentati erano in 24, forse anche troppe teste e ci hanno rimesso quasi dieci milioni di euro, non pochi soldi. La verità è che cimentarsi con i numeri che pretende la Serie C è una cosa molto difficile perchè la C di oggi non è quella di dieci anni fa. Oggi sono almeno 40 le persone che ruotano intorno ad una squadra di calcio, un imprenditore che deve affrontare una situazione del genere ci pensa mille volte. Tranne che non abbia un altro tipo di tornaconto che è quello di fare incassi, avere magari Torre del Grifo. A quel punto l’imprenditore ci può riflettere e s’inserisce. Se l’imprenditore catanese non è in grado d’intervenire, esistono i fondi d’investimento. Tutto il calcio italiano è in mano a fondi d’investimento americani o cinesi. La realtà delle società di calcio è completamente cambiata. Non vedrei nulla di strano se un fondo d’investimento intervenisse. Perchè il Catania in questo momento è un affare prelevando il titolo sportivo con la possiblità di rilevare successivamente Torre del Grifo“.

“Magari in caso di un’eventuale ripartenza dalla Serie D spunterebbero quelli che adesso stanno alla finestra. C’è anche da dire che la D avrebbe dei costi non molto diversi da quelli attuali, inoltre perderesti l’intero parco giocatori. Occorrebbero 3.5/4 milioni per allestire una rosa molto competitiva in D. La sensazione è che qualcosa potrebbe accadere esternamente alla città, con un minimo di ottimismo del cuore mi auguro che possa intervenire qualcuno”. 

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***