MORO: “Lo spogliatoio si è riempito di dolci e cannoli. Quando il cassiere si è inginocchiato e quella volta in aeroporto…”

0
3774

A Cronache di spogliatoio, l’attaccante ora in forza al Catania Luca Moro rilascia alcune dichiarazioni curiose con riferimento alla sua avventura in rossazzurro, in attesa di fare il grande salto di qualità in Serie A al Sassuolo:

“Ero al supermercato, in coda alla cassa. Il cassiere era un tifoso sfegatato e, appena mi ha visto, è uscito dalla sua postazione, inginocchiandosi davanti a me, come per venerarmi. Tutta la fila è scoppiata a ridere – dice – Quando sono atterrato la prima volta in aeroporto dovevo aspettare qualche minuto. Così sono andato al bar per mangiare e, appena mi sono abbassato la mascherina per il primo boccone, il barista ha urlato: ‘Ma tu sei Luca Moro! Dobbiamo farci una foto!’. E si è creato un capannello di persone curiose. Ho firmato e i tifosi hanno iniziato a inviarmi foto della curva e video dei tempi della Serie A. L’affetto è fortissimo. Al termine del derby, i tifosi venivano da me dicendo ‘Tu non ti rendi conto di cosa hai appena fatto’”.

“Serie A? Non mi aspettavo di arrivarci così velocemente, ma sapevo che ce l’avrei fatta. Neanche pensavo di segnare 20 reti in 5 mesi. L’obiettivo era farne 10, ma quando ne segni 7 nelle prime partite ti dici: ‘No, 10 sono pochi’. Entri in campo libero di testa, la partita devi godertela. Lo spogliatoio etneo si è riempito di pasticcini? Segno all’esordio e, come da tradizione, porto qualche dolcetto. La partita dopo segno una doppietta e tutti ‘Dai, ora li porti per la doppietta’. La gara successiva segno ancora: ‘Ragazzi, basta, se continuo così mi tocca comprarli tutte le settimane!’. Quante tentazioni, difficile resistere… con tutti questi fritti. Il mio debole sono i cannoli“.

“Sassuolo? La qualità del gioco è diversa, così come il tipo di palloni che ti arrivano e che devi dare. Non ne arrivano molti sporchi come qui in C, dove sono metà alti e metà rasoterra. In A ci sono molti passaggi rasoterra: si fa gioco, specie al Sassuolo. VAR? I contatti saranno diversi. In Serie C non c’è, quindi se cadi dopo un contatto che tu percepisci come grande, ma non visibile a occhio nudo, nessuno fischia. In Serie A, invece, devi stare attento a come ti muovi sia in attacco che in difesa, devi essere furbo. Non vedo l’ora di affrontare Ibra e la difesa dell’Inter“.

***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***