Intervenuto nel corso della trasmissione televisiva ‘Corner’, su Telecolor, uno degli uomini più rappresentativi del Catania, il centrocampista argentino Mariano Izco, rilascia alcune dichiarazioni con riferimento anche alla inattesa sconfitta interna riportata contro la Paganese. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“Qualche punto in più sicuramente lo avremmo avuto con un maggior numero di tifosi allo stadio. In questa categoria quando vai sotto e trovi un avversario che si chiude e riparte non è per niente facile recuperare, devi avere un palleggio importante per riuscire a farli venire fuori. Martedì ci abbiamo provato in tutti i modi. Giocando tante partite, può essere che qualcuno sia stanco ma non condiziona l’esito della gara”.
“Sono tornato a Catania per finire bene la carriera, cercando di fare qualcosa d’importante dopo parecchio tempo. Io ho sofferto tanto la situazione del Catania, la speranza è che si possa risolvere tutto. Ai ragazzi puoi spiegare l’importanza della piazza e lo hanno capito, ma quando affronti le vicende attuali non è semplice perchè neanche noi sappiamo cosa succederà. Grazie a Dio la squadra non è stata smantellata, i giocatori hanno avuto la fiducia di continuare e che tutto si possa risolvere per il meglio“.
“Il mio futuro? Io sto bene, mi sento ancora giocatore, domani vedremo cosa farò ma oggi ho il fuoco dentro e mi piace giocare, soprattutto qui a Catania. Sicuramente chiuderò qui la carriera. Ho vissuto momenti belli e brutti, ma restano indimenticabili gli anni trascorsi in Serie A. Ricordo che quando arrivai la prima volta, ero con Morimoto in camera. Cosa farei se il Catania ripartisse dalla D? Resterei a disposizione, ma spero non arrivi quel momento. In ogni caso nella mia testa c’è sempre stata l’intenzione di finire la carriera a Catania”.
“Rischio Play Out? Esiste la possibilità, so che siamo vicini alla zona Play Out ma dipende da noi, mancano tantissime partite. La sconfitta con la Paganese non ci voleva ma siamo consapevoli di andare ad Avellino e che ce la giocheremo. Consiglio a Moro che attraversa un periodo particolare? Deve continuare a fare quello che sta facendo, si comporta sempre allo stesso modo in allenamento e oggi è difficile trovare un giovane così. Lui si allena come fosse il primo giorno, ultimamente non ha segnato ma questo non può essere visto come un problema. Gli avversari lo fermano ogni volta fallosamente, sanno che è un giocatore importante e lo temono”.
“Catania dalle due facce? C’è qualcosa da migliorare sicuramente perchè facciamo grandi partite con chi gioca a viso aperto mentre con le squadre che si chiudono facciamo più fatica. Non è una frase fatta ma dobbiamo lavorare e rivedere i nostri errori seguendo le indicazioni del mister per migliorare. Se mi dispiace non scendere in campo? Ci tengo troppo, vorrei giocare sempre ma c’è un allenatore che fa le sue scelte. Io voglio dare il mio contributo, giocando e aiutando tanti ragazzi a cui dare consigli. Quando il mister mi ha chiamato in causa sono stato all’altezza quindi è normale che io voglia giocare. E spero tanto di realizzare un gol che sia importante per la squadra“.
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