Qualità, carattere, compattezza. Un Catania dal ritmo scanzonato si è imposto 3-1 a Torre del Greco stoppando le critiche che avevano accompagnato la vigilia del match in terra vesuviana. C’è la firma di Albertini, Moro e Zanchi sul tris con cui gli etnei hanno piegato una delle squadre rivelazioni del torneo, violando dopo 47 anni lo stadio “Amerigo Liguori” allorquando le reti di Ciceri, Fatta e Malaman consegnarono la B al “Liotru” in un caldo pomeriggio di giugno del ’75.
Il Catania formato trasferta ha vinto e convinto impattando bene l’incontro e sfornando una prestazione accorta e d’alto livello. Da evidenziare in particolar modo l’ottima intesa tra i reparti, mentre lo spirito d’abnegazione e il carattere di questo gruppo ormai non fanno più notizia. Moro è salito in cattedra offrendo ad Albertini la palla dell’1-0 e usando bene la testa nell’azione del raddoppio. Per l’astro nascente padovano si tratta del 21esimo centro stagionale con cui consolida ulteriormente lo status di cannoniere principe del torneo e si avvicina all’Olimpo dei grandi bomber della storia rossazzurra.
Se la giovane stella della squadra ha messo a tacere le critiche con un assist e un gol, la guida tecnica ha avuto il merito di un’efficace lettura tattica della partita e una solida gestione del gruppo. Baldini si unisce alle voci dei sostenitori dispensando elogi e stoppando le polemiche. Il tecnico toscano può godersi un’esaltante vittoria in trasferta e pensare già alla prossima gara. Sabato pomeriggio arriverà il Picerno al “Massimino” con la città che aspetta la partita più importante: l’asta giudiziaria per la vendita del ramo d’azienda sportiva appartenuto al Calcio Catania S.p.A. La piazza spera nella svolta dopo anni bui e auspica il rilancio societario ad alti livelli.
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