ESCLUSIVA – Stampa pugliese, Bellacicco: “Sconforto Andria, orgoglio Catania. Ingeneroso aspettarsi di più dagli etnei”

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In vista di Fidelis Andria-Catania, abbiamo intervistato il collega Antonio Bellacicco di ‘Tuttocalciopuglia.com’ e ‘Antenna Sud’ che segue da vicino le vicende della squadra pugliese per saperne di più sul mondo biancazzurro.

Partiamo dalla notizia del giorno in casa Fidelis Andria, l’esonero di Ginestra. C’era da aspettarselo?
“Le dichiarazioni rilasciate nel post gara con il Campobasso hanno evidenziato una spaccatura totale con la tifoseria perchè Ginestra si era scagliato in maniera abbastanza dura con i tifosi accusandoli di avergli mancato di rispetto. Uno striscione apparso nel corso degli allenamenti ha confermato che diventava difficile per la società sostenere un allenatore che sarebbe stato fischiato in qualunque momento della partita. I brutti risultati e la spaccatura hanno portato la dirigenza, che aveva difeso a spada tratta il mister fino a una decina di giorni fa, a questo cambio non inaspettato ma neanche così atteso. Ci si poteva attendere che Fidelis Andria-Catania fosse l’ultima spiaggia e invece si è provveduto subito”.

Classifica alla mano, ed in previsione di una nuova penalizzazione in classifica per il Catania, il match di Andria sarà uno scontro diretto in chiave salvezza. Gara aperta a qualsiasi risultato?
“Le due squadre arrivano alla gara in maniera molto differente. Il Catania fa i conti con una situazione societaria disastrosa ma l’ho seguito a Bari ed è una squadra viva, lo ha dimostrato anche contro il Catanzaro nonostante la sconfitta. Se lotterà per la salvezza, lo farà esclusivamente per via della penalizzazione. Dall’altra parte c’è una Fidelis che non vince dal 28 novembre. Sono realtà che valgono punti e classifiche differenti. Poi, certamente, in prospettiva si potrebbero fare altri discorsi. In casa Andria c’è troppo sconforto, un clima quasi di rassegnazione nella corsa alla salvezza diretta, che in questo momento dista sette lunghezze dal Monterosi”. 

Quali squadre rischiano maggiormente di retrocedere, a tuo avviso?
“Catania, Monterosi, Campobasso e Paganese stanno facendo un certo tipo di campionato e poi abbiamo le ultime quattro in classifica che ritengo essere quelle maggiormente a rischio. La Vibonese non mi ha fatto una buona impressione onestamente, credo sia la formazione più debole, con Andria e Messina in corsa per evitare la retrocessione”.

Secondo vari addetti ai lavori, l’organico della Fidelis Andria non è da ultimi posti. Come mai, allora, la squadra biancazzurra ha faticato finora?
“Perchè qualcosa non è andata nello spogliatoio. Inizialmente si sono presi giocatori non badando molto alle caratteristiche tecniche e temperamentali dei singoli. Ci si è trovati con una squadra sulla carta forte ma piena zeppa di calciatori a fine carriera. Si è lavorato sui nomi, la fretta imposta dal ripescaggio last minute si è evinta benissimo dalla prima parte di stagione. Poi, c’è stata una rivoluzione totale con 21 operazioni in questa sessione di mercato ma le rivoluzioni sono sempre dei punti interrogativi”.

Il Catania ha messo in mostra elementi come Greco e Moro, ma anche un gioco propositivo. Dietro però concede parecchio. Ti aspettavi di più dalla squadra di Baldini?
“Originariamente ci si poteva aspettare forse di avere qualche punto in più in classifica, ma fallire nel corso della stagione provoca degli stravolgimenti totali. Mi aspettavo che il Catania reagisse d’orgoglio come ha fatto dopo la notizia del fallimento. Perchè il Bari, ad esempio, ha vissuto una situazione simile quando fallì e da essere quintultimo arrivò quinto in B sfiorando la promozione in A, trascinato dal pubblico. Mi aspettavo e mi aspetto ancora una reazione dal Catania basata sulla situazione di emergenza societaria. Con tutti i problemi che ha dovuto affrontare la squadra, sarebbe ingeneroso aspettarsi di più da questo Catania”.

Quali sono le squadre rivelazione del girone C?
“Sicuramente nessuno si aspettava così in alto in classifica la Virtus Francavilla. Metto dentro anche la Turris, squadra che esprime il miglior calcio del girone C, ed il Taranto che non ha un organico superiore a Paganese, Campobasso e Monterosi eppure si ritrova in zona Play Off. Laterza sta facendo un miracolo a Taranto. Il Monopoli non lo cito perchè da anni ormai fa questo tipo di campionato, non è più una sorpresa”.

Cambierà qualcosa tatticamente, o in fatto di uomini in campo, nell’undici di partenza della Fidelis Andria rispetto alla partita precedente?
“Non credo che cambierà qualcosa sotto il profilo tattico, c’è troppo poco tempo per poter rivoluzionare dal punto di vista tecnico la squadra. Il marchio di fabbrica è sempre stato il 3-5-2, mi sembra un pò azzardato cambiare tutto in un giorno. Penso che, rispetto a domenica, potremmo vedere un paio di cambi perchè rientra dalla squalifica capitan Casoli sulla fascia destra, quindi Ciotti si accomoderà in panchina. Presumibilmente ci saranno tre under in campo, Monterisi in difesa e Carullo sulla fascia sinistra, più uno tra Gaeta e Ortisi come terzo di centrocampo al fianco di Urso e Risolo”.

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