Non accadeva da dieci anni che una partita del Catania venisse rinviata per neve. Era già accaduto, infatti, nel 2012 in quel di Siena e Cesena. Nelle ultime stagioni, invece, in più di un’occasione i rossazzurri hanno fatto i conti la pioggia di Pagani che ha portato al rinvio delle partite. Lo scorso anno, sempre nel mese di febbraio, proprio in trasferta contro la Paganese la gara fu rinviata a data da destinarsi. La decisione però venne presa dagli organi competenti giorni prima che il Catania partisse alla volta della Campania.
Allora contattammo il dirigente azzurrostellato Guglielmo Accardi, il quale disse ai nostri microfoni: “Ci siamo messi nei panni del Catania che avrebbe affrontato un’altra trasferta con il rischio concreto di non potere giocare la partita. Ci siamo confrontati con la società rossazzurra e la Lega ha accordato la proposta di rinvio, pensata esclusivamente nell’interesse del Catania, evitandogli un viaggio a vuoto. Una scelta logica e sensata”.
Vien da chiedersi, allora, perchè nel caso di Avellino-Catania non si è fatto altrettanto visto che già da giorni le previsioni meteo indicavano serie probabilità di maltempo e neve in terra irpina, con temperature estremamente rigide. Sostenere una trasferta ha dei costi e, a volte, un dispendio di energie notevole. In questo caso il Catania ha sostenuto un viaggio lungo diverse ore, idem gli oltre 100 tifosi rossazzurri partiti in direzione Avellino. Il tutto si poteva gestire meglio, prendendo spunto da quando accaduto lo scorso anno a Pagani, evitando un viaggio inutile al Catania.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***