Sta per concludersi il ciclo terribile di gare ravvicinate. Il Catania, che ha palesato evidenti segnali di stanchezza contro la Paganese – al netto dei soliti limiti di una squadra comunque generosa e volitiva – porrà fine al tour de force sabato pomeriggio ad Avellino. Urge ricaricare in fretta le pile per arrivare all’appuntamento più carichi possibile, sul terreno di una tra le squadre più attrezzate del girone C di Serie C che occupa, non a caso, i piani alti della classifica. Servirà un’impresa, uno sforzo davvero importante per uscire indenni dal “Partenio-Lombardi” e, chissà, provare ad incamerare l’intera posta.
Successivamente i ragazzi di mister Baldini prepareranno un mese di marzo fondamentale dal punto degli impegni sul rettangolo verde: nell’ordine Monterosi Tuscia (in casa), Vibonese (trasferta), Campobasso (al “Massimino”), Foggia (in Puglia) e Taranto (tra le mura amiche). Tutti scontri diretti in chiave salvezza ma con in mezzo un solo turno infrasettimanale, il già citato confronto interno con il Campobasso.
Incontri che verranno disputati dopo il 4 marzo, data cruciale per il presente e futuro del Catania perchè entro quel giorno sarà possibile presentare offerte ai fini della seconda asta legata all’acquisizione del ramo calcistico rossazzurro. La prima è andata deserta, adesso le condizioni del bando sono un pò cambiate con un prezzo base dimezzato e si spera che qualche soggetto imprenditoriale decida concretamente di puntare sul Catania con investimenti mirati e una visione lungimirante per consentirne il rilancio. La squadra attende con trepidazione le novità principali che dovranno necessariamente pervenire dal fronte extracalcistico e, intanto, pensa al campo.
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