Tra i nomi circolati in questi giorni ed accostati al Catania in ottica asta, spicca quello di Benedetto Mancini, già noto alla cronaca calcistica soprattutto per gli interessi manifestati nei confronti di Palermo, Catanzaro, Siena, Latina, Rieti e su cui pende un’accusa di bancarotta. Repubblica.it riporta che “si è distinto per aver fatto capolino in mezza Italia quando c’erano società di calcio in difficoltà, per aver assicurato ad amministratori e tifosi di essere pronto a risollevare quei club con cospicue iniezioni di denaro e per essere sparito, accampando poi varie scuse, nel momento in cui arrivava l’ora di mettere il denaro sul piatto, passando dalle parole ai fatti”. Da qualche giorno in città, Mancini (che opera nel settore agro-alimentare) era presente allo stadio “Angelo Massimino” per assistere alla partita Catania-Virtus Francavilla. Alla sua destra sedeva uno dei soci Sigi, Gianfranco Vullo, con cui si sono confrontati a lungo nel corso della partita. L’imprenditore romano è rimasto in Tribuna fino al triplice fischio, osservando anche i festeggiamenti della squadra sotto la Curva Nord.
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